Regia di Don Siegel vedi scheda film
Uno dei (pochi) passi falsi della carriera di Siegel. Questo perché qui tutto è confuso e poco credibile, tranne il fatto che il Servizio Segreto si confonde con la criminalità comune, esattamente come da noi. Però, al contrario che nei film dell’agente 007, cui all’inizio c’è un ironico rimando (uno dei dirigenti, anziché dire Sean Kelly, che è il nome di un agente, ha un lapsus e dice “Sean Connery”), dove tutto è inverosimile per definizione, nel Caso Drabble c’è una pretesa di credibilità dell’insieme. Ma il compassato agente Michael Caine che all’improvviso si trasforma in un supereroe manda tutto a carte quarantotto.
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