Regia di Daihachi Yoshida vedi scheda film
20 FEFF Udine
"Il posto è tranquillo, la gente cordiale, il pesce è buono": queste le scarne, un po' rozze ed improvvisate ma efficaci premesse per descrivere la realtà locale, utilizzate da uno zelante ed obbediente messo comunale non appena riceve dal suo capo l'insulto compito di curare l'accoglienza in città di sei individui, che sopraggiungono in loco con l'intenzione di trasferirsi stabilmente, integrarsi nella vita sociale ed economica della piccola cittadina di mare di un Giappone lontano dai clamori tecnologici e dai ritmi forsennati delle grandi metropoli.
Incredulo ed interdetto, il ragazzo scoprirà che i sei individui sono ergastolani in procinto di scontare una lunga detenzione, ma inseriti nel contesto di un progetto di contenimento dei costi carcerati, volto a riabilitare i soggetti che si dimostrano più innocui e ricollocabili, concedendo loro una libertà vigilata di prova di dieci anni, scontata positivamente la quale essi potranno tornare completamente liberi.
Ma il vero sconcerto del ragazzo avrà luogo quando egli scoprirà che tutti e sei gli ex detenuti sono assassini in cerca di una seconda possibilità.
La circostanza indurra' il giovane ad accrescere il suo già sviluppato stato di ansia, tenuto conto che l'interagire dei dei nella propria sfera personale e pur privata, raggiungerà livelli davvero elevati.
Il film, un thriller giocato abilmente sulla suspence in crescita vertiginosa, si giostra abilmente tra dubbio sul come comportarsi, volontà di agire ostacolata da burocrazia e problematiche di privacy, stoltezza di un preconcetto di cui ci si vergogna, desiderio di approvare la voglia di redenzione che pare animare molti tra i sei individui prescelti; facendo poi i conti con l'inedita irreversibile cattiveria umana che rende a volte l'uomo come la belva più spietata e sanguinaria.
Il film non rinuncia ad intersecare tutte queste argomentazioni disparate con uno sguardo alla tradizione, agli usi locali radicati nel tempo e nel passato, che intervengono e si inseriscono nella torbida realtà condizionata da una serie complicata di fattori convergenti.
In regia di questo valido, incalzante thriller, Yoshida Daihachi, già apprezzato al TFF qualche anni fa col thriller psicologico Pale Moon.
Nel ruolo del protagonista individuiamo il giovane Nishikido Ryo, icona pop che si adopera nel film ed appare molto a suo agio in diverse scene musicali suonando con la sua band amatoriale.
Tra i sei curiosi e variegati assassini "redimibili", non possiamo non citare, per fama, particolarità e centralità del proprio personaggio, il divo assoluto rappresentato da Ryuhei Matsuda, icona cinematografica già da ragazzino con Gohatto di Nagisa Oshima, e poi tenebroso Nightmare Detective nei due noti film di Tsukamoto.
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