Regia di Michael Anderson vedi scheda film
Buon giallo inglese, che tiene lo spettatore sulla corda dall'inizio alla fine.
E' davvero bello questo giallo britannico girato in Spagna, che tuttavia è stato ingiustamente dimenticato, nonostante la presenza di Anne Baxter e Herbert Lom.
Il secondo è noto quasi solo per aver interpretato il commissario nevrotico e pieno di tic nei film della “pantera rosa”, ma ne ha girati di molti altri. Qui interpreta sempre un commissario di polizia, ma serissimo, e piuttosto austero nel portamento.
Anne Baxter era già collaudata in ruoli di donna in pericolo, angosciata e impaurita, e funziona a meraviglia.
Devo dire che la sceneggiatura e la regia non sbagliano un colpo, e la suspense ci incalza fino all'ultimo minuto. Secondo me, pellicole come queste sarebbero da analizzare da vicino, specie per quanto riguarda la regia, per capire come mai questa funziona, e cento altri thriller, specie recenti, annaspano nella mediocrità. Talune inquadrature improvvise e ben piazzate, precedute da opportuni movimenti di macchina (specie quella della governante che compare inattesa alle spalle della protagonista) mi hanno procurato brividi come in pochi altri casi.
Quanto al contenuto, vediamo la progressiva degenerazione di una famiglia altolocata, nella quale la smodata ricchezza non ha portato felicità, ma sregolatezza e disperazione. Chi si suicida, chi viene ucciso, e tutti vengono afferrati dalla cupidigia.
L'ambientazione spagnola costituisce una nota di originalità. Il regista, comunque, inquadra anche i luoghi aperti e assolati in modo da non farli sembrare troppo rassicuranti e accoglienti. Per non parlare della villa di notte....
Accomodatevi, e non rivelate a nessuno la trama di questo film.
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