Regia di Michael Anderson vedi scheda film
“Per fare un buon film ci vogliono tre cose: una buona sceneggiatura, una buona sceneggiatura e una buona sceneggiatura”. Così parlò Billy Wilder in una celebre intervista rilasciata a fine carriera. Questo eccellente giallo britannico del 1958 ne è la dimostrazione, addirittura con un valore aggiunto: un finale a sorpresa folgorante, che manda al tappeto anche il più astuto degli enigmisti, ovvero lo spettatore desideroso di comprendere l’epilogo della vicenda non fosse che un minuto prima del suo scioglimento. A ben vedere, la primissima scena del film potrebbe suggerire la soluzione dell’intrigo, ma con il senno di poi ne siamo tutti capaci. Al riguardo, ho trovato deliziosa la scritta che appare sullo schermo subito prima dei titoli di coda. Più o meno, recita così: “Gli spettatori di questo film sono pregati di non raccontarne il finale”. Ci sta tutto e sfido chiunque ad avere il cattivo gusto di tradire questa richiesta.
Torniamo al film. Anche se poco conosciuto, è un giallo con tutte le carte in regola per essere considerato una perla nel suo genere. La disseminazione di indizi che si rivelano fallaci, i dubbi che vengono suscitati, i progressivi colpi di scena rimandano ai migliori esiti dell’Hitchcock di pochi anni prima. L’atmosfera carica di tensione, il cupo bianco e nero, l’efficace fotografia, la recitazione impeccabile anche se accademica degli attori eguagliano il fascino dei “noir” americani della stessa epoca.
Disponibile in versione italiana su youtube. Qualità più che accettabile.
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