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Che vita da cani!

Regia di Mel Brooks vedi scheda film

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La recensione su Che vita da cani!

di silviodifede
7 stelle

"La vita è così, un insieme di momenti: la maggior parte sono terribili, ma ogni tanto succede qualcosa di buono"

Pochissimi, se non nessuno, citeranno Che vita da cani! tra i film memorabili del geniale Mel Brooks, di certo non alla pari con classicissimi come Frankenstein Junior o Mezzogiorno e mezzo di fuoco. Eppure questo film ha una sua importanza nella sua filmografia, perché è il lavoro più maturo di Mel Brooks, che per la prima (e unica) volta si cimenta nel campo della commedia classica e che per certi versi (lui fautore assoluto del politicamente scorretto) sposa per l'unica volta la causa del politicamente corretto.

Certo, chi si aspetta il solito film alla Mel Brooks in cui ridere a crepapelle quasi a ogni momento può restare sicuramente deluso, ma in questo film si può vedere come (se avesse voluto) il regista di Brooklyn avrebbe potuto dire la sua anche nel linguaggio della commedia.

 

La storia del ricco che si trova (per scommessa) a vivere da senzatetto, con un retrogusto critico contro le varie speculazioni edilizie, non sarà nulla di particolarmente originale ma funziona perché Brooks come attore è migliore di quanto probabilmente egli stesso si sia mai considerato (visto che questo e Alta Tensione sono gli unici due film in cui si è scelto come vero protagonista) e perché il film è portato avanti con un gusto notevole: si inizia in modo eccellente, il film si stabilizza e si mantiene piacevole per poi arrivare a una notevole impennata conclusiva, con un finale davvero ben riuscito.

Per quanto non sia un film sguaiato, a momenti seri si alternano scene parecchio divertenti, con un paio di stoccate alla Mel Brooks ("Dov'è il vostro senso di lealtà e di rispettabilità?" "Signor Bolt, siamo avvocati!") e con una straordinaria comparsata delirante e scatenata di Rudy De Luca ("sono più ricco di te!") a impreziosire il tutto.

Eccellente anche la prova di Lesley Ann Warren come spalla principale di Brooks (meravigliosa quando simula la morte nel sonno, con un possibile richiamo a Meg Ryan che simula l'orgasmo in Harry ti presento Sally), che regala il momento più toccante con la frase "La vita è così, un insieme di momenti: la maggior parte sono terribili, ma ogni tanto succede qualcosa di buono".

 

Un Mel Brooks sicuramente atipico, ma un film a suo modo riuscito.

 

Voto: 7

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