Regia di Mel Brooks vedi scheda film
Un ricchissimo uomo d'affari di nome Goddard Bolt (Mel Brooks) fa una scommessa col suo acerrimo nemico Vance Crasswell (Jeffrey Tambor), un concorrente in affari: deve passare 30 giorni nelle strade di Los Angeles, tentando di sopravvivere senza un soldo. Durante uno dei tanti tentativi di imbroglio per avere qualche spicciolo, Bolt incontra una senzatetto di nome Molly (Lesley Ann Warren), della quale si innamora e comprende da ella i veri significati e/o valori della vita, riuscendo a sopravvivere.
Probabilmente l'ultimo film decente di Brooks, considerando gli insuccessi di pubblico e critica con gli ultimi due futuri film ("Robin Hood - Un Uomo In Calzamaglia" e "Dracula Morto e Contento", che raggiunge livelli inarrivabili di demenzialità). Questo "Che Vita Da Cani" quindi, a parer mio, é la consacrazione di Brooks, anche se rimpiango un botto i tempi di "Frankenstein Junior", "Per Favore, Non Toccate Le Vecchiette", "Alta Tensione", "L'Ultima Follia Di Mel Brooks" e.. ma sì, anche "Balle Spaziali", che ho rivalutato in seguito alla prima visione. In questo film troviamo riflessioni molto profonde che, ovviamente, vengono sminuite a causa della comicità facile di Brooks. Devo ammettere, però l'onestà della pellicola: Brooks ha avuto il suo periodo d'oro (anni 70' in particolare) e il genio che ha illuminato le sue pellicole, hanno reso alcune di quest'ultime dei cult indimenticabili, ma allo stesso tempo notiamo un enorme decadimento a livello strutturale e comico, che per decenni ha rappresentato il genere di quasi tutti i suoi film.
Una semplice storia per un gran finale.
6½.
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