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La battaglia di Maratona

Regia di Bruno Vailati vedi scheda film

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La recensione su La battaglia di Maratona

di mm40
3 stelle

Atene è in guerra contro la Persia e sta soccombendo; l'atleta Filippide viene perciò inviato a chiedere l'intervento nientemeno che di Sparta, città acerrima nemica di Atene. Nel momento di difficoltà, però, gli spartani capiscono che è necessario unirsi per sconfiggere e scacciare l'invasore.

 

Steve Reeves, culturista statunitense, era sbarcato un paio di anni prima a Roma, dove aveva ottenuto immediatamente un buonissimo successo di pubblico grazie a una serie di ruoli da forzuto (Ercole in particolare); la sua presenza in questo La battaglia di Maratona, nel quale interpreta il protagonista Filippide, è quindi già di per sè un elemento di discreto richiamo. Anche il nome di Ennio De Concini, con quelli di Augusto Frassinetti e del regista, sulla sceneggiatura è un interessante indizio sulla qualità della pellicola; la ricostruzione storica è in effetti adeguata e i personaggi, sia pure nell'intreccio avventuroso e denso di sentimenti forti tipico del cinema di questi anni, risultano perlomeno verosimili; altri interpreti: Daniele Vargas, Alberto Lupo, Mylene Demongeot, Sergio Fantoni, Daniela Rocca, Ivo Garrani, Sergio Ciani e Philippe Hersent. Infine non si può non segnalare la presenza di Mario Bava, accreditato come direttore della fotografia e addetto agli effetti speciali; molte fonti lo citano però anche come vero e proprio regista, in sostituzione o a fianco di Bruno Vailati il cui nome compare sui titoli di testa. Ad alimentare un certo mistero si aggiunge il fatto che nell'edizione internazionale del lavoro il regista risulta essere il francese Jacques Tourneur; la cosa però sorprende poco, se si valuta con quanta facilità ai tempi venivano attribuiti ruoli fittizi a nomi inseriti solamente per ragioni di coproduzione: e qui naturalmente il film batte duplice bandiera, francese e italiana. E, manco a dirlo, è il solito rimasticamento di luoghi comuni del peplum, cioè del film storico/mitologico che in quegli anni riempiva senza fatica le sale del Belpaese; standard lievemente superiori alla media di un peplum, va detto, ma sempre bassini. 3/10.

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