Regia di Kay Cannon vedi scheda film
Non è così malvagio come credevo e continuavo a credere iniziando a vederlo.
Che film strano. Parte come una commedia classica, un po’ scema, che però fatica a decollare. Il tutto pare spaiato: gli amici adulti non funzionano, i tempi sono sbagliati; le gag (o i gag) sono un tantino mosci, le tre figlie sono tre mezzi cessetti, insomma boh, per la prima parte pensi, o meglio pensavo, al classico film non riuscito e che stavo perdendo tempo. Poi, miracolo, tutto si incastra. I tre adulti, per quanto male assortiti, scopri che sono giustamente male assortiti e che come squadra funzionano; le tre amiche non le vedi più come cessetti antipatici, ma come persone, ragazze in un momento importante della vita. La storia per quanto pare incredibile si fa via via più DEMENZIALE e più SERIA, con le gag sempre più giuste, si inizia a ridere, in situazioni imbarazzanti oltre ogni dire, scorrettissime (la birra bevuta col culo; l’entrata di nascosto nella casa dei vicini mentre, si scopre dopo, gli stessi vagano nudi e bendati per un gioco erotico che coinvolgerà loro malgrado i protagonisti, e così via…) eppure ci saranno momenti di serietà che a sorpresa innalzano la qualità del film. Nel complesso dunque passo da un 5 che volevo dare a un 6,5 finale, ma sì.
Il titolo italiano, come spesso accade, è il parto di una mente malata che non ha ancora trovato una cura per la sua pazzia; l’originale era Blockers, che poi sarebbero i genitori, che vogliono impedire che le loro tre figlie perdano la verginità tutte e tre al ballo della scuola. Pare addirittura che il titolo originale fosse Cockblockers, poi un più vendibile Blockers, o il titolo inventato italiano.
Il film non ha fatto gridare al miracolo il pubblico, ma alla critica non è spiaciuto e al botteghino, gran sorpresa, non è andato male, anzi, è andato benino.
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