Trama
Tre ragazze adolescenti si ripromettono di perdere la verginità durante il ballo di fine anno. Venuti a conoscenza della cosa, i loro genitori faranno di tutto per bloccarle.
Approfondimento
GIÙ LE MANI DALLE NOSTRE FIGLIE: EVITARLE LA PRIMA VOLTA
Diretto da Kay Cannon e sceneggiato dai fratelli Brian e Jim Kehoe, Giù le mani dalle nostre figlie racconta la storia di tre genitori che, dopo aver scoperto l'intenzione delle figlie di perdere la verginità al ballo di fine anno, fanno di tutto per evitare che accada. Lisa, Mitchell e Hunter sono così riuniti dal destino per una lotta tanto goffa quanto imprevedibile. I tre, tra loro, sono molto diversi: Lisa, madre single, e la figlia Julie sono come migliori amiche e condividono tutto l'una con l'altra; Mitchell, atleta e papà eccentrico, fa di tutto con la moglie Marcie per mantenere la figlia Kayla sulla strada giusta; Hunter, invece, dopo un brutto divorzio entra ed esce in continuazione dalla vita della figlia Sam. I tre uniscono le loro forze quando si imbattono in una serie di messaggini che rivelano come le ragazze abbiano in mente di concedersi la loro prima notte d'amore: il loro obiettivo è quello di evitare che commettano l'errore più grande della loro vita. Seppur armati di buone intenzioni, finiranno tra inseguimenti in auto, strane gare e circostanze epiche, per capire quanto siano cresciute le loro bambine, divenute oramai giovani donne intelligenti e determinate.
Con la direzione della fotografia di Russ T. Alsobrook, le scenografie di Brandon Tonner-Connolly, i costumi di Sarah Mae Burton e le musiche di Mateo Messina, Giù le mani dalle nostre figlie si propone come la versione al femminile di commedie come Porky's - Questi pazzi pazzi porcelloni o American Pie in cui i giovani maschi possono vedere come i loro coetanei affrontano, con paura o con coraggio, la loro prima volta. "Sono una delle poche donne chiamate a dirigere una commedia vietata ai minori non accompagnati. La prima versione della sceneggiatura prevedeva che protagonisti della storia fossero tre padri: far diventare uno di loro una madre è stato il primo passo per imprimere un punto di vista femminile alla vicenda. Sebbene mia figlia sia ancora piccola, ho diretto un film in cui un giorno potrà specchiarsi: ho voluto che la storia mostrasse come si comportano o ragionano le giovani donne, offrendo un'immagine di loro mai vista prima. Le tre figlie al centro della storia sono in grado di controllare la propria sessualità, nonostante i dubbi che inevitabilmente la prima volta porta con sé. Al cinema, siamo abituati a vedere la prima volta sempre con un'ottica maschile e a considerare le ragazze come oggetto della conquista. Ci si dimentica che sono anche loro cacciatrici, in preda agli ormoni e desiderose di vivere il grande momento della loro vita. Per i genitori, però, ciò desta qualche preoccupazione, come tutti i cambiamenti che interessino i figli. Non sono in ultima analisi preoccupati del fatto che le figlie facciano sesso: si preoccupano semmai che le loro bambine siano cresciute e che loro stiano perdendo il controllo su di esse. Non è poi da sottovalutare il fatto che genitori e figlie appartengano a due generazioni differenti con punti di vista inevitabilmente diversi sulla sessualità", ha dichiarato la regista.
Il cast
A dirigere Giù le mani dalle nostre figlie è Kay Cannon, regista, sceneggiatrice e produttrice statunitense. Nata in Illinois nel 1974, la Cannon è al suo debutto come regista ma è abbastanza nota nell'ambiente cinematografico per essere stata la sceneggiatrice (e co-produttrice) dei tre capitoli di Pitch… Vedi tutto
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Commenti (4) vedi tutti
Il predecessore del 1989 anche se con Trama diversa era penoso,questo si muove un pò meglio dal minuto 52 in poi,non ci si esalta ma si sorride di più anche se come l'altro si naviga sempre basso.Cancellati entrambi subito da Liste personali di visione !!! voto.4.
commento di chribio1Non è così malvagio come credevo e continuavo a credere iniziando a vederlo.
leggi la recensione completa di tobanisFilm orripilante già porkys e American pie erano film volgari ma si salvavano alla fine , ma questo non solo è volgare , ma anche molesto degno dei nostri filmacci italici su supplenti in calore Pierini pretore e compagnia cantante .n.m.r. non meritevole di recensione .
commento di claudio1959Remake dallo stesso titolo al singolare con la splendida Amy Dolenz come protagonista. Guardatevi l'originale: https://www.filmtv.it/film/3147/giu-le-mani-da-mia-figlia/
commento di Sladkii