Regia di Francesca Mazzoleni vedi scheda film
Un’operazione vincente. Nessun dubbio. “Succede”, pubblicato nel 2018 e giunto persino all’International Film Festival di Shanghai, più che un film diretto da Francesca Mazzoleni e tratto da un romanzo di Sofia Viscardi pare il ben oliato ingranaggio di un piano commerciale orchestrato con astuzia. Il presupposto: esiste YouTube, su YouTube lavorano gli youtuber, gli youtuber piacciono ai giovani. L’idea: perché non trasformare gli youtuber in feticci tramite i quali spremere le consumistiche brame del segmento di mercato costituito dai giovani? L’operazione: ottenere un romanzo da una delle youtuber più seguite del momento, venderlo organizzando rivoltanti tour di “firma-copie”, moltiplicare le potenzialità d’introito del prodotto tramutandolo in un film, sfruttare ogni occasione adatta alla promozione (casting inclusi), e incassare. In totale: quasi mezzo milione di euro. Dunque: un’operazione vincente. Nessun dubbio. Vincente soprattutto per Show Reel, agenzia e casa di produzione che si occupa di fenomeni legati al web. Grazie all’operazione “Succede”, infatti, Sofia Viscardi ha ricavato notevole popolarità: tuttora il talento sostenuto da Show Reel, pur con le dovute evoluzioni, trionfa sul web e riceve consensi dai giovani. A torto? Con merito? In un testo come questo, poco importa.
La Milano di oggi, adolescenti intrappolati nella consueta rete di amicizie-amori-traumi-tradimenti, sciocchi patetismi d’ogni genere, qualche insegnamento conforme al discorso sentimentale di stampo piccolo-borghese, insostenibili dosi di vuoto cosmico: eccovi “Succede”. Il film, s’intende. Forse, infatti, il romanzo della Viscardi non ne presenta le peculiarità. Nonostante ciò, nulla può salvare l’ammasso di trascurabile pattume distribuito dalla Warner Bros. La sceneggiatura elaborata da Paola Mammini, Pietro Seghetti e dalla stessa regista è un terribile intruglio di personaggi definiti a colpi di accetta, battute dalla sconcertante prevedibilità, conversazioni legnose, e situazioni incapaci di evadere dalle paludose logiche del cliché. La regia della Mazzoleni, che ha sostenuto di aver compiuto delle scelte “pop”, risulta appena superiore a quella di un’anonima web-serie: si limita a garantire il regolare svolgimento della vicenda, ma senza riuscire a evitare qualche grossolana sbavatura. La recitazione offerta dal cast, avente come protagonisti Margherita Morchio, Matilde Passera e Matteo Oscar Giuggioli, è acerba e talvolta impregnata d’enfasi dilettantistica. (A meritare una sufficienza, forse, è soltanto la prova di Francesca Inaudi.) Il resto generalmente si allinea ai tratti già delineati, contribuendo così al consolidamento dell’insignificanza di cui è intrisa la pellicola.
“Succede” è soltanto un prodotto adatto al pubblico per cui è stato attentamente congegnato, ossia una massa di giovani pronti a spendere il proprio denaro per consumare un oggetto recante il marchio della beniamina che sostengono sul web: pensare che un film simile possa contribuire alla maturazione di un giovane, come sui giornali è stato affermato da alcuni, sembra un’impresa alquanto difficile. Reagire con indignazione, però, sarebbe sciocco. Non è il primo e non sarà l’ultimo film a obbedire alle regole del paradigma capitalistico di marxiana memoria. In fondo, nella società odierna, succede.
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