Trama
Meg e i suoi amici milanesi condividono tutto: scuola, primi amori, risate e paure. Vivono quella particolare fase della vita che è l'adolescenza, quando ogni evento è di estrema importanza, ogni emozione è assoluta, dove il passato e il futuro non hanno posto, solo il presente esiste e ha importanza.
Approfondimento
SUCCEDE: ADOLESCENTI A MILANO
Diretto da Francesca Mazzoleni e sceneggiato dalla stessa con Paola Mammini e Pietro Seghetti, Succede racconta le emozioni, le sensazioni e i sentimenti di Margherita (Meg) e dei suoi amici, quattro adolescenti che condividono tutto: da un'alba milanese a un rifugio sul tetto, le sneakers blu, la camicia di jeans, la musica nelle cuffie, la scuola e i i primi baci. Succede è dunque una storia di amore e di amicizia che ha luogo in quel particolare momento dell vita di tutti i noi che risponde al nome di adolescenza, periodo in cui ogni evento ha estrema importanza e conta solo il presente.
Con la direzione della fotografia di Valerio Azzali, le scenografie di Paki Meduri, i costumi di Andrea Cavalletto e le musiche di Lorenzo Tomio, Succede è l'adattamento dell'omonimo romanzo di Sofia Viscardi, edito da Mondadori. A spiegare le ragioni della trasposizione è la stessa regista: "La sensazione che pervade Succede è quel particolare stato d'animo proprio dell'adolescenza: l'emotività accelerata delle prime volte, l'elettricità dei piccoli gesti, la valorizzazione e l'esplosione di un quotidiano che diventa improvvisamente magico, immenso.
Se penso all'adolescenza, non posso non constatarne un'universalità di tappe e di emozioni che chiunque ha dovuto passare. Ed è lì, nella complessità dei rapporti umani, che il film si racconta: la perdita di fiducia nei confronti del mondo e di se stessi, l'arroccarsi nei valori che spesso funzionano da scudo, il capire come funziona così irrazionalmente un sentimento, quanto può essere sottile il confine tra amicizia e amore, tra un affetto protettivo con cui uno è abituato a crescere e la trasformazione di questo sentimento in qualcos'altro.
In questo racconto di formazione al femminile la giovanissima Meg, in piena crisi d'identità e di sfiducia verso il mondo esterno, maturerà qualcosa di importante: che un'esperienza, anche se dolorosa, vale comunque più della paura di viverla, che il rimorso è meglio del rimpianto.
C'è una positività del sentire che è alla base dei giovani di Succede che non sono pigri e nemmeno alienati, ma pieni di una vitalità e di una bontà che è propria di questa generazione. Fino ad arrivare a scoprire ragazzi che, crescendo, si ritrovano ad essere più adulti degli adulti che li circondano.
Per quanto riguarda l'adattamento cinematografico, mi è sembrato importante cogliere e preservare un aspetto fondamentale del libro di Sofia, ovvero che si tratta di un diario, una confessione sincera e priva di filtri, ad opera di una sedicenne che racconta i suoi coetanei.
Il film per me è partito da qui: evitare qualsiasi sovrapposizione di punto di vista che non fosse quello dei personaggi, rimanere ad altezza del loro sguardo e ricercare un naturalismo fondamentale delle piccole cose.
In questo senso il lavoro con tre giovanissimi esordienti – Margherita e Matilde al loro primo set, Matteo al suo secondo, ma il primo con un ruolo da protagonista – è stato fondamentale: lasciarli liberi di sentire, di relazionarsi, di parlare, di far confluire il loro modo di essere nei rispettivi personaggi, in un cerchio vita-cinema senza soluzione di continuità. Dagli stessi ragazzi abbiamo preso spunto per raccontare i modi di dire, l'utilizzo dei social, la vita a Milano, altra protagonista fondamentale del film: nel modo con cui oggi, in una città in cambiamento, i ragazzi vivono i loro spazi, dalle aree storiche alla città più nuova, in perenne mutamento e crescita, come i giovanissimi che la stanno vivendo".
A quelle della regista fanno eco le parole di Sofia Viscardi: "Il film tratto da Succede non solo è stato per me un sogno che si è realizzato ma, ancor di più, un progetto in cui ho creduto e credo tantissimo. Ho voluto fortemente prendere parte a ogni fase: sono andata sul set quasi tutti i giorni per godermi a pieno questa esperienza e posso dirmi contentissima. Fin dall'inizio, quello che mi auguravo non era tanto che rimanessero fedeli alla trama quanto alle emozioni e all'attitudine che ho voluto trasmettere raccontando questa storia. E così è stato. Il risultato finale è puro, sincero e tenero, un prodotto assolutamente attuale nell'estetica e nel linguaggio".
Il cast
A dirigere succede è Franscesca Mazzoleni, classe 1989, regista e fotografa, diplomata in Regia al Centro Sperimentale di Cinematografia nel luglio 2015 e laureata in Lettere all'Università Sapienza di Roma. Ha scritto e diretto cortometraggi (Il premio, Lo so che mi senti, 1989) selezionati da festival italiani e… Vedi tutto
Note
Dall'omonimo romanzo di Sofia Viscardi.
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Commenti (3) vedi tutti
Se l'era dei social e dei telefonini partoriscono film cosi',siamo messi male,zero approfondimenti,zero tutto….forse piacera'alle nuove generazioni che non chiedono nulla al cinema in quanto a recitazione.
commento di eziosembra un film americano, piaciuto moltissimo, anche alle mie amiche! Molto vero molto curato. non mi vengono altri film italiani così Poi Tom è meraviglioso <3
commento di federicamirtyAbbiamo l'erede di Federico Moccia!
commento di AndrewTelevision01