Regia di Joe Stephenson vedi scheda film
Con pacatezza e un velo di ironia, Ian percorre al crepuscolo della sua esistenza vita e carriera, tramite un'intervista che lascia libero spazio alle riflessioni di un uomo che ha sempre affrontato ogni situazione evitando labels e dedicandosi il più possibile al prossimo.
Documentario/intervista su e ad uno dei principali attori teatrali britannici ancora in vita, una figura che ha attraversato mezzo secolo e che racconta in maniera intimista il suo passato tra palco e macchina da presa, in concomitanza con la presa di consapevolezza della sua omosessualità e dell'attivismo politico, attuato negli anni caldi della sensibilizzazione sull'amore gay; in particolar modo, la sua partecipazione ai movimenti LGBT contro la Section 28 del Local Government Act 1988 (che prevedeva fosse vietato “promuovere” l'omosessualità pubblicamente e nelle scuole) in Inghilterra, Galles e Scozia, lo ha portato all’attenzione pubblica ancor più di quanto già non lo fosse in qualità di attore precedentemente. Documenti e immagini di archivio mostrano Ian McKellen in prima linea in cortei, in talk show televisivi e ad interventi in scuole per sensibilizzare le persone e, soprattutto, i giovani sull’importanza dell’accettazione di sé stessi e della libertà di espressione, qualsiasi essa sia.
Figura di rilievo per gli appassionati di teatro, ma non solo: sua è l'interpretazione di Magneto in X-Men e di Gandalf in Lord of the Rings, ruoli che lo hanno reso celebre al grandissimo pubblico, elevandolo a icona cinematografica indiscussa, sebbene il suo amore per il teatro e il palcoscenico dimostrino la sua predilezione per questo genere d’arte, più diretta col pubblico e con gli altri attori (in particolare con altre figure di fama mondiale dello spettacolo inglese, quali tra i tanti Judi Dench e Maggie Smith).
Costruito sulla base di quattordici ore di intervista, il documentario si avvale di fotografie e riprese autentiche della carriera di Ian, e ricostruisce alcune parti della sua vita privata di giovane talentuoso, ricco di amore per il teatro ma allo stesso tempo tormentato da un sentimento di inadeguatezza (che riuscirà a sciogliere solo successivamente, con l’accettazione e l’ammissione del suo orientamento sessuale).
Con pacatezza e un velo di ironia, Ian percorre al crepuscolo della sua esistenza vita e carriera, tramite un'intervista che lascia libero spazio alle riflessioni di un uomo che ha sempre affrontato ogni situazione evitando labels e dedicandosi il più possibile al prossimo.
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