Regia di Danny DeVito vedi scheda film
Oliver (Douglas) e Barbara Rose (Turner) si conoscono ad un'asta d'antiquariato, si sposano e prolificano. Ma ben presto il loro matrimonio si trasforma in una guerra senza esclusione di colpi per aggiudicarsi la faraonica villa dove i due abitano. Tra battaglie legali, feroci corpo-a-corpo e reciproci abbattimenti di cane e gatto, i due finiscono col distruggere la casa.
Raccontato in una chiave originale come un lungo flashback durante il quale un avvocato (DeVito) spiega ad un assistito che è meglio non ingaggiare battaglie legali contro le donne in caso di paventato divorzio, il film, basato su un romanzo di Warren Adler, sceneggiato da Michael Leeson e diretto con la consueta cattiveria da DeVito, deve molto anche alla scelta del cast. Antipatici per eccellenza del firmamento hollywoodiano, Michael Douglas e Kathleen Turner sfoderano un repertorio mimico che restituisce al dettaglio l'intera gamma di espressioni dell'odio. Fino a quando - in una memorabile scena finale nella quale i due sono appesi ad un lampadario - non toccano, metaforicamente e fisicamente, la vetta.
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