Regia di Danny DeVito vedi scheda film
Lei non vuole più saperne: cosa comune a tante mogli casalinghe di uomini in carriera, ma che non autorizza a proporre senza motivi, né visti né detti, il passaggio da un accordo totale di menti e di corpi a un odio viscerale (con sadiche torture psicologiche al cane di lui) che risulta affatto gratuito; forse anche questo dovrebbe suonare comico nelle intenzioni del regista; ma il comico deve avere un aggancio concreto alla realtà, anche quando è inverosimile, mentre questo si basa su fatti che potrebbero essere reali ma che suonano falsi e sconnessi: una raccolta disorganica di episodi di divorziandi o di delinquenza domestica presi a caso dal taccuino di un avvocato civilista dalla parte di lui, come effettivamente è presentato, ma senza proporlo come deformante e concludendo con un invito a rinunciare a discussioni legali oppure a una impossibile riappacificazione, che lui peraltro ha inutilmente cercato fino alla morte. O forse la morale vorrebbe essere che l'ottimo accordo sessuale non basta, la donna deve lavorare fuori, magari mantenendo con sacrifici il marito che continua a studiare, i soldi non solo non danno la felicità ma la tolgono, e comunque non cercate mai di salvare un matrimonio in crisi.
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