Trama
La biografia di Rosario Castellanos, una delle più grandi scrittrici messicane del ventesimo secolo. Studentessa introversa che non sembra appartenere al suo tempo, la sua insofferenza nei confronti di una società dominata e gestita dagli uomini la porterà a diventare una figura chiave della letteratura messicana e del movimento femminista latinoamericano. La tumultuosa storia d'amore con Ricardo Guerra ne rivela il lato nascosto di donna fragile e piena di dubbi. All'apice della carriera e nel momento migliore della sua relazione, Rosario dà il via a un dibattito che segnerà una svolta decisiva nella sua vita.
Approfondimento
ETERNO FEMMINILE: SCRITTRICE E DONNA
Diretto da Natalia Beristain e sceneggiato da Javier Peñalosa e María Renée Prudencio, Eterno femminile racconta la storia di Rosario Castellano, una delle più grandi scrittrici messicane del Novecento. La vicenda ha inizio quando Rosario è ancora una studentessa di filosofia. Introversa ma appassionata, dedica il suo tempo fin dalla tenera età alla lettura di grandi autori e alla scrittura dei suoi primi testi. Nei primi anni Cinquanta, le sue opere sulla condizione femminile cominciano a essere pubblicate ma ciò la porta a confrontarsi quotidianamente con una società maschile che la considera poco. Mentre la tormentata storia d'amore con l'ideologo Ricardo Guerra mostrerà il lato più fragile della sua personalità, Rosario darà vita a un dibattito che segnerà una svolta importante per la sua carriera.
Con la direzione della fotografia di Daniela Ludlow, le scenografie di Carlos Jacques, i costumi di Anna Terrazas e le musiche originali di Alejandro De Icaza, Eterno femminile viene così raccontato dalla regista: "Tutti noi siamo ipovedenti. Che sia diagnosticato o meno, praticamente nessuno di noi è in grado di vedere ciò che è più vicino a noi: noi stessi. La parte più ampia della nostra superficie è nascosta dietro punti ciechi; ciò che riusciamo a vedere è distorto dalla prospettiva e - a meno che non viviamo in una casa di specchi - ci sono aspetti e proiezioni di noi stessi che sono solo privilegio degli altri. Rosario Castellanos scriveva instancabilmente su se stessa: come se cercasse di cogliere, in una fitta rete di parole, ciò che alla fine è così paradossalmente sfuggente - il sé. Lo ha fatto attraverso i suoi racconti, poesie, opere teatrali e saggi. Lo fece con generosità e saggezza, consapevole che non si trattava solo di lei, ma anche di tutti gli altri. Nonostante avesse radunato nel corso della sua vita un vasto vocabolario del dolore - alla fine era incapace di individuare la posizione esatta della sua ferita.
Eterno femminile è un film che cerca di scovare nei silenzi della sua protagonista l'origine di quella ferita. In ciò che Rosario non ha detto, in ciò che gli esperti non hanno indovinato, e in ciò che i testimoni hanno scelto di nascondere: così come ogni tentativo di avvicinarsi alla verità di qualcun altro, è una parte della speculazione, una parte di proiezione e, in larga misura, la ricostruzione della proiezione del sé sull'altro.
Rosario Castellanos è un simbolo altamente riconosciuto della letteratura messicana; oltre alla sua eredità letteraria, è ricordata come una delle figure più importanti del femminismo latinoamericano".
Il cast
A dirigere Eterno femminile è Natalia Beristain. Nata a Città del Messico nel 1981, la Beristain si è laureata con lode nel 2008 al Centro de Capacitación Cinematográfica, in regia. Il suo cortometraggio Péces Plátano è stato premiato come miglior cortometraggio messicano nel 5° Festival Internazionale del… Vedi tutto
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Commenti (3) vedi tutti
Una biografia nello scorrere del tempo,lento e almeno per me piuttosto incompiuto,troppi salti temporali rendono il lavoro un po' pesante.
commento di ezioPellicola raffinata ed elegante ma al contempo profonda che rende adeguatamente omaggio alla figura della scrittrice Rosario Castellanos. Il merito della Beristain è quello di aver saputo armonizzare le recitazioni misurate ma incisive con i tempi del racconto ottenendo un'opera di alto valore sia morale che artistico.
commento di bombo1Come avrà fatto il bel nasino della Rosario da giovane a trasformarsi nel nasone della Rosario da vecchia? Abbastanza noiso e malfatto.
commento di gruvieraz