Regia di Marco Ferreri vedi scheda film
Ferreri ci regala un film in chiaroscuro, dove ad uno stralunato ma efficace Jannacci fanna da contraltare personaggi evanescenti come quelli di Gassman o troppo caratterizzati come in Tognazzi e nella Cardinale. Ne risulta così un film in parte irrisolto, comunque dal suo fascino quantomeno per rimanere sempre in un limbo tra fantasia e realtà, con atmosfere oniriche che si risolvono in un finale decisamente kafkiano. Il tema trattato, a suo modo originale,poteva forse portare a qualcosa di più coraggioso e meno macchiettistico, ma rimane comunque un buon esperimento e una forma diversa di mostrare le tante contraddizioni del potere e delle tante cortine di cui si circonda, sia esso temporale o religioso.
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