Regia di Marco Ferreri vedi scheda film
Un uomo qualunque (un perfetto signor nessuno) vuole incontrare il Papa ma gliene viene negata l'opportunità. Non si arrende ma si consuma sempre di più.
La trama è semplice e dimostra chiaramente come la genialità si possa celare nella semplicità. Ferreri realizza una crudissima immagine del potere (quello Vaticano in questo caso) che, nel suo ottuso conservatorismo, protetto dalle impenetrabili mura della burocrazia e dei suoi funzionari, isola e logora i più deboli, i più soli, i più indifesi ed i più insignificanti restando arroccato nel suo castello tra le nuvole, lontano dal popolo e dai suoi bisogni. Ed ecco che il cupolone di S. Pietro diventa una presenza strana ed inquietante, che si staglia nella notte cupa sopra le efficaci musiche di Usuelli ed alla fine ci si chiede se questo Papa esista davvero. La repressione del potere per mettere a tacere il suo popolo ci viene qui rappresentata non con la violenza e le armi, ma col silenzio e l'indifferenza.
Jannacci è un protagonista efficace ma i personaggi di contorno, coi loro lineamenti grotteschi, meriterebbero ognuno un film a parte.
L'udienza è un film che bisognerebbe riscoprire, perché finché esisterà il potere sarà sempre attuale.
Ritmo infallibile anche nei dialoghi.
Tabellino dei punteggi di Film Tv humor:1 ritmo:3 impegno:3 tensione:2 erotismo:1
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