Regia di Indar Dzhendubaev vedi scheda film
E’ normale quando si pensa al cinema russo, con la mente si va ai grandi registi del passato come Tarkovskij o Ejzenstejn ma esistono anche registi come Dzhendubaev con il suo Dragon.
Un film fantasy, come quelli di una volta, o forse no?
La storia sembra riprendere, in parte, Damsel (il film Netflix uscito quest’anno), ma Dragon è del 2015 quindi al massimo potrebbe essere l’incontrario.
Il giovane regista russo compie un piccolo capolavoro, con i mezzi non certamente eccelsi che può permettersi. Il film viaggia per i binari della storia fantasy senza compromessi, non ci sono secondi fini o messaggi subliminali.
Sono due ore scarse rilassanti e tranquille, grazie anche ad una ottima interpretazione degli attori, sugli scudi soprattutto Maria Poezzhaeva e Matvey Lykov, i due protagonisti.
Anche se le poche scene in cui appare Stanislav Lyubshin (il re) sono di grande impatto visivo e di grande insegnamento per le giovani leve.
Parlare prima con gli occhi e poi con la voce è la base di qualunque recitazione.
Gli effetti speciali sono decisamente sopra la media per questo genere di film, qualche green screen è piuttosto visibile ma è assolutamente indolore.
Una sottolineatura va fatta anche ai costumi di Marina Ananeva, una delle più prolifiche costumiste russe degli ultimi anni.
Il film ti avvolge nella sua favola e ti aiuta a ricordare come il mondo non può vivere sempre e solo di odio e cattiveria.
La pellicola è disponibile su Prime Video ed è ancora in vendita online (su e-bay, vinted, ecc) a prezzi piuttosto alti perché è fuori catalogo
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