Regia di Claude Lelouch vedi scheda film
A me Lelouch piace, ma devo riconoscere che nella seconda prte della sua carriera, non sempre è riuscito a portare avanti il suo discorso con coerenza. Qui una trama poco ben disposta, cinematograficamente parlando, un film al plurale, ma spezzettato e non bene assortito. Un discorso molto francese (la canzone di Patricia Carli a noi nota solo per aver partecipato ad un Sanremo con la Cinguetti), ho le canzoni con divi del mondo musicale francese a noi sconosciuti; un doppiaggio che non riesce ad entrare in sintonia con l'ironia, anche forte, del linguaggio sessuale, che ci ricorda la comicità tipicamente francese, a noi non molto digesta. Dal punto di vista formale nessuno può dire niente, fotografia, montaggio fa parte del DNA del regista, ma non basta per amalgamare un racconto disarticolato e raccontato a scatti. E' vero che si punta sul grottesco, ma la direzione è molto nebulosa per accettarlo
Una storia al plurale, ma non gestita nella maniera migliore
Anche le musiche di Lai, in colaborazione con Servain, non sono al meglio
Una grande uomo di cinema, ma qui ha perso dei giri e non è da lui
Una attore più che interessante lasciato a ruota libera, e mal gestito
Conosce bene il regista, si muove bene, ma non èa la regista
E' cresciuto, e nella maniera giusta, pecacto che il film non riesca ad assorbire il suo personaggio bene
La diligenza fa parte del suo carattere, peccato, anche per lei, che l'occasione non le ha reso il servigio giusto
Una ttore che oggi possimao dire perfettamwente che è cresciuto benissimo
Volto ironico che spesso abbimao apaprezzato
Volto divertente e naif
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