Regia di Sébastien Marnier vedi scheda film
Pierre è un professore al quale viene affidata una classe di alunni con ottimi voti, dopo che il suo precedente collega si è suicidato buttandosi da una finestra della scuola davanti ai suoi studenti. In breve scopre che questi alunni di eccellenza - interessati a temi di carattere ambientalista - praticano violenza gli uni sugli altri, oltre a nascondere altri inquietanti segreti.
L’ultima ora poteva diventare un piccolo Inquilino del terzo piano: come nel capolavoro suddetto (che guarda caso inizia anch’esso con un suicidio) il protagonista sprofonda in una situazione aliena, dove realtà e delirio finiscono per confondersi fino ai limiti della ragione. E in effetti, per gran parte del film il regista Sébastien Marnier riesce nell’intento di creare un’atmosfera angosciante: molte sono le trovate raggelanti, oltre ai ragazzi malefici, segno di una potente inventiva, che ci proiettano in un mondo distorto e dai contorni indefiniti. Insomma, le buone idee ci sono, eccome, anche se talvolta un pochino fini a se stesse e disarticolate dal senso generale del discorso. Peccato, dunque, che tutta questa carne al fuoco finisca per spegnersi nella denuncia ambientalista che, sebbene eticamente valida, smorza inevitabilmente l’impatto emotivo annacquando la trama e riducendola a una prospettiva più consueta e banale.
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