Regia di Sébastien Marnier vedi scheda film
#A dirigere L'ultima ora è Sébastien Marnier, regista e sceneggiatore francese. Nato nel 1979 a Lilas, dopo gli studi di arti applicate a Montreuil e di cinema a Parigi, Marnier esordisce inizialmente come scrittore, firmando tre romanzi tra il 2011 e il 2013: Mimi, Une vie de petits fours, Qu4tre (scritto a otto mani con altre tre autrici). Si dedica quindi al teatro, scrivendo un recital per Marianne James, Miss Carpenter, che diventa un caso restando in cartellone per 5 anni e vincendo diversi premi. Attivo anche come autore di graphic novel, firma la serie Salaire net et Monde de brut, trasmessa dal canale Arte e tratta da una sua opera. L'esordio dietro la cinepresa avviene nel 2016 con Irréprochable, che in Francia diventa un caso ottenendo critiche entusiastiche e facendo vincere un premio César alla protagonista Marina Foïs. L'ultima ora è il suo secondo film.
Protagonista di L'ultima ora nei panni di Pierre è Laurent Lafitte, attore noto per aver preso parte a I fiumi di porpora, Mood Indigo - La schiuma dei giorni e Elle. "Pierre, il giovane supplente reclutato dopo il suicidio del professore, non ha confidenza con una scuola privata molto elitaria come quella a cui viene chiamato", ha sottolineato Marnier. "Il suo personaggio sta a metà strada tra alunni e insegnanti e fa da collegamento tra lo spettatore e il gruppo di adolescenti protagonista, poiché egli trasgredisce più volte i limiti del suo mandato seguendo e spiando i ragazzi, mosso dalla volontà di scoprire il loro segreto. Ma è proprio questa sua naturale curiosità e questo desiderio di intervenire che finisce per farlo irretire da un gioco che non può comprendere o controllare e che lo porta a rasentare la follia. Era importante per me, in ogni caso, che la suspense dipendesse non tanto dai singoli dettagli quanto dall'atmosfera che si crea grazie alla regia, alla struttura narrativa e al montaggio, che agiscono in modo quasi ipnotico sul pubblico come su Pierre stesso. Lo stesso vale per il lavoro sulla fotografia, con movimenti di macchina lenti e quasi impercettibili, o sul suono: l'obiettivo era creare un clima di tensione mai chiaramente identificabile. Il tema centrale di L'ultima ora resta il fatto che gli adulti non sono quasi mai capaci di comprendere il mistero dell'adolescenza, malgrado siano stati tutti adolescenti a loro volta. So che i ragazzi sanno rendere inaccessibile il loro mondo, lo so anche perché io stesso ho vissuto esperienze molto dolorose a quell'età. Per rendere al meglio nel film questa incomunicabilità generazionale non ho fatto incontrare Laurent Lafitte con gli interpreti più giovani fino al primo giorno di riprese. Sapevo che questo avrebbe creato da entrambi i lati una mancanza di complicità e di fiducia, una tensione e un'elettricità naturali. Per contenere queste interazioni fuori dal set, Laurent si è addirittura rifiutato di pranzare con loro per due settimane!".
Tra gli adolescenti di L'ultima ora, si segnala la presenza della giovane attrice Luàna Bajrami, applaudita al Festival di Cannes nel film di Céline Sciamma, Portrait of a Lady on Fire. Il cast principale è poi completato dall'attrice Emmanuelle Bercot nei panni di Catherine.