Trama
Luo Hongwu torna nella città natale dodici anni dopo aver commesso un omicidio rimasto impunito. I ricordi della donna enigmatica e bella per cui ha ucciso ritornano in superficie, costringendolo a confrontarsi con rivelazioni insopportabili.
Approfondimento
UN LUNGO VIAGGIO NELLA NOTTE: LA MAGIA DEI RICORDI
Diretto e sceneggiato da Bi Gan, Un lungo viaggio nella notte racconta la storia di Luo Hongwu, un uomo che fa ritorno a Kaili, la città natale da cui è scappato via diversi anni prima. Qui, comincia la ricerca della donna che amava e che non ha mai potuto dimenticare. Costei, misteriosa, gli aveva detto che il suo nome era Wan Qiwen e avevano passato insieme un'estate più di un decennio prima.
Con la direzione della fotografia di Hung-i Yao, David Chizallet e Jingson Dong, le scenografie di Qiang Liu, i costumi di Hua Li e Chu-Chen Yeh, e le musiche di Chih-Yuan Hsu e Giong Lim, Un lungo viaggio nella notte è stato così presentato dal regista in occasione della partecipazione al Festival di Cannes 2018 nella sezione Un Certain Regard: "Non ero rimasto soddisfatto del mio precedente film, Kaili Blues. Avevo a disposizione un budget limitato e non sono riuscito a fare tutto quello che avevo in mente. Con Un lungo viaggio nella notte, ho dunque cercato di realizzare i miei desideri e prima di cominciare le riprese mi sono documentato meglio sul'industria cinematografica, sul suo funzionamento e sull'importanza della coproduzione internazionale. Da sempre, mi affascinano i dipinti di Marc Chagall e i racconti dello scrittore cileno Roberto Bolaño: volevo realizzare un film che fosse in sintonia con le loro opere e con le emozioni e le sensazioni che suscitano. Ho unito così la magia di Chagall con le questioni legate ai ricordi tipiche di Bolaño e ne è venuto fuori un intero lungometraggio che gioca con i ricordi o, meglio, con la magia dei ricordi".
"Non ho mai seguito alcun corso di sceneggiatura", ha continuato il regista. "Ho affinato da solo le mie tecniche di scrittura. Ricordo che quando ho quando cominciato a scrivere Kaili Blues#, questo era un road movie: a poco a poco, ho cominciato a distruggere la sceneggiatura dall'interno e a darle la forma che più mi piaceva. Anche con Un lungo viaggio nella notte ho fatto qualcosa di simile: era nato come un film noir che ricordava molto La fiamma del peccato di Billy Wilder ma, dopo il mio processo di distruzione, ha assunto lo stile che ha oggi. Il mio è un continuo lavoro di rimaneggiamento, aggiungo dettagli e tocchi personali, scambio elementi, elimino sequenze e sposto dettagli da una scena all'altra. Il film è diviso in due parti: la prima l'ho chiamata Memoria mentre la seconda si chiama Papavero. Si tratta ovviamente di un chiaro omaggio a Papavero e memoria, titolo di una poesia di Paul Celan che, a un certo punto, ho considerato come probabile titolo del mio lavoro. Per certi versi, la prima parte è dedicata al tempo e alla memoria mentre la seconda parte allo spazio, enfatizzato dall'uso del 3D. Dopo la prima parte bidimensionale, ho voluto che tutto prendesse una piega diversa. per me, il 3D è già un trama in sé, come una sorta di specchio che trasforma i nostri ricordi in sensazioni tattili: è solo una rappresentazione tridimensionale dello spazio ma richiama i ricordi del nostro passato più del 2D... le immagini tridimensionali sono false ma assomigliano molto di più ai nostri ricordi".
Il cast
A dirigere Un lungo viaggio nella notte è Bi Gan, regista e sceneggiatore cinese. Nato a Kaili, nella provincia di Guizhou, nel 1989, si è fatto notare nel 2013 con il cortometraggio Diamond Sutra che, ricevendo diversi premi, gli ha aperto la strada per Kaili Blues, opera d'esordio premiato con il Pardo al… Vedi tutto
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Commenti (5) vedi tutti
"Un lungo viaggio nella notte" è un film che non si conferma al pari delle sue pretenziose intenzioni. L'eleganza della messinscena cattura l'occhio con indovinati piani di ripresa, ma lo sviluppo complessivo risulta spesso appesantito da gratuiti esercizi di stile. Mi ha dato l'impressione di voler giocare a fare il Wong Kar-wai. Senza riuscirci.
commento di Peppe ComuneUn film lento e meditativo che lavora sull'inconscio....discreto per una serata d'essai.
commento di ezio"Un lungo viaggio nella notte" è un film onirico e cerebrale con una narrazione irregolare e spiazzante che si avvale di tecniche registiche di alto livello. E' un'opera di grande atmosfera ma per cinefili. Chi cerca intrattenimento se ne stia prudentemente alla larga.
commento di bombo1Un film molto suggestivo e insolito, da vedere sicuramente, e rigorosamente, in sala, se si è cinefili per davvero...
leggi la recensione completa di laulillaAffascinante narrazione ellittica che fa ampio uso dei piani sequenza e che richiama alla memoria il cinema di Wong Kar-wai e Tsai Ming-lang.
commento di (spopola) 1726792