Regia di Benedikt Erlingsson vedi scheda film
Si può ben parlare di cinema esotico quello islandese…
Si può ben parlare di cinema esotico quello islandese…Anche se L’Islanda fa parte dell’Europa e della cultura occidentale, è innegabile che la posizione geografica estrema, la renda “diversa”, e questa diversità la riscontriamo nelle “azioni” culturali compreso il cinema. Tutta questa premessa per dire che ciò che ci arriva dalla terra che fu dei Vichinghi, appare interessante agli occhi di spettatori troppo appiattiti da produzioni fatti con lo stampino con impronta molto spesso Yankee! Quindi ben vengano film come questo, che pur parlando di argomenti ormai universali: la sistematica distruzione del nostro pianeta da parte di una politica capital-industriale miope e rapace! Lo fa in maniera originale, con protagonista una solitaria anarco-ambientalista con cui non si può non empatizzare anche se spesso usa tecniche estreme! Due le situazioni sceniche simboliche e cariche di emozioni: l’abbraccio della protagonista della torba della sua terra e l’alluvione finale sempre di una madre terra ferita!
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta