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La donna elettrica

Regia di Benedikt Erlingsson vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La donna elettrica

di noventano
9 stelle

Divertente come i primissimi film di W. ALLEN, coinvolgente e appassionante (dire ACTION-MOVIE sarebbe un cliche') come un film degli AVENGERS, con un LIETO FINE strappalacrime degno dei FILM DISNEY degli anni 60-70, MERITEREBBE IL PREMIO OSCAR 2019 come MIGLIOR FILM STRANIERO (Islandese-Francese-Ucraino ! )

Dimenticate i GILETS JAUNES francesi, UNA PERSONA PUO' CAMBIARE IL MONDO, si disse di ROSA PARKS ALABAMA 01-12-1955.

 

In effetti anche qui c'e' una donna protagonista, solo che' e' una ECO-TERRORISTA, che vuol impedire che i "CAPITALISTI CINESI" stravolgano ed inquinino la sua patria, l'ISLANDA.

 

 

Eccola che "armata"  di arco e frecce riesce a creare BLACKOUT alla rete elettrica, a creare panico tra i suoi compatrioti, avendo anche complici insospettabili.

Ma non e' un film di spionaggio e di intrighi, anzi.  

 

Ad un certo punto si scopre che la donna (direttrice di coro),  riesce finalemente a cogliere il suo desiderio di maternita', adottando una orfana ucraina.                                       Dilemma: perseguire gli ideali o realizzarsi come madre adottiva?

 

Avendo deciso di compiere una azione estrema, inseguita da droni con visori ad infrarossi (e almeno viene selvaggiamente distrutto- citazione kubrikiana da 2001: A Space Odissey) ,  riesce a compiere l'ultimo attentato, sprezzante del dolore, (come un vero Rambo si fascia la ferita sanguinante con nastro adesivo!), si nasconde come LEONARDO DI CAPRIO in Revenant-Redivivo,     si getta nel fiume gelato, e rischiera' l'assideramento, ma si salvera'....  

 

BASTA  SPOILER!!!  BASTA ROVINARE I FILM RACCONTANDO TUTTO!!! 

 

Ok, ok, dico solo che la Colonna Sonora e' fisicamente presente nel film, nel senso che tre musicisti unplugged - fisarmonica, trombone tamburo-grancassa accompagnano, assieme a 3 coriste donne vestite "alla bulgara" (???), acompagnano dicevo i momenti decisivi della trama, come una specie di coro greco o, se volete, come una sorta di coscienza della protagonista.

 

Vi avevo gia' detto che c'e' un lieto fine strappalacrime?

 

Non avro' detto troppo? 

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