Regia di Tom DiCillo vedi scheda film
Vita grama di un aspirante musicista sbarcato a New York con il sogno di sfondare e finito a fare l’imbianchino per sopravvivere: ha una relazione prima con la figlia di una produttrice discografica e poi con un’insegnante, mentre la sua band perde pezzi. Credo che il film d’esordio sia tuttora il titolo più conosciuto di DiCillo; ed è un peccato, perché due gioiellini come Si gira a Manhattan e Bionda naturale meriterebbero di più. Questa è solo una commedia molto carina, dove il regista mostra già di avere una qualità che apprezzo molto: saper indurre empatia nei confronti dei suoi personaggi, senza però coccolarli troppo. Sono tutti squinternati a loro modo: Brad Pitt con ciuffo rockabilly che sfida la forza di gravità, Alison Moir con l’inequivocabile aria da gatta morta, Catherine Keener teneramente goffa. La vicenda non va da nessuna parte, perché sono i personaggi che girano a vuoto; ma gli vogliamo bene lo stesso, perché ci rispecchiamo nelle loro incertezze.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta