Regia di Farhad Safinia vedi scheda film
La vera storia della creazione del primo grande dizionario della lingua inglese (l'Oxford English Dictionary), che nel 1879 partì su iniziativa di un erudito autodidatta scozzese, James Murray (Gibson), e che grazie al provvidenziale aiuto di un veterano di guerra schizofrenico (Penn), rinchiuso in un manicomio criminale ma con un'impressionante attitudine allo studio, portò al concepimento del primo di una serie di volumi della titanica opera, per la quale occorsero circa 70 anni per la sua completa realizzazione, alla quale peraltro nessuno dei due protagonisti dell'impresa potè assistere.
Nel confronto tra barbe sontuose, Sean Penn straccia Mel Gibson, confermandosi uno dei più grandi attori del pianeta. Ma il merito del film, tratto da L'assassino più colto del mondo di Simon Winchester (1998), non sta soltanto nella strabiliante prova attoriale, ma anche nella capacità di aggiungere, a una trama di per sé avvincente soprattutto nei dettagli che richiamano la traiettoria d'uso delle parole nel corso dei secoli, una sottotrama davvero toccante che sposta una parte del film sui temi della colpa e del perdono. È la sezione legata al rapporto tra la vedova (Dormer) dell'uomo ucciso del tutto gratuitamente dal pazzo durante una crisi maniacale e il pazzo stesso, che mostra un'impressionante umanità. Se le figure di primo piano sono disegnate con attenzione ai dettagli psicologici, non da meno sono quelle che stanno sullo sfondo, dalla comprensiva moglie di Murray all'umanissimo secondino interpretato da Eddie Marsan.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta