Regia di Brian De Palma vedi scheda film
"Christian è un poliziotto dell'unità crimini speciali di Copenaghen che ha visto morire il suo partner per mano di un misterioso uomo chiamato Imran, presumibilmente affiliato a una cellula danese dell'ISIS. In un mondo sconvolto dal terrore e dal sospetto, Christian e Alex, una poliziotta dello stesso distretto, si imbarcano in una caccia all'uomo di carattere internazionale. Ben presto però dovranno scontrarsi con la realtà di un intrigo ben più sordido in cui un losco agente della CIA utilizza Imran per identificare e uccidere altri membri dell'ISIS risiedenti in Europa. In una disperata corsa contro il tempo, i due poliziotti si scopriranno le tessere di un delicato gioco di fragili equilibri."
Per prima cosa non si pò non dire che De Palma ha di fatto rinnegato questo film, che probabilmente non ha sentito suo fin dal l’inizio, vuoi per la sceneggiatura da lui non curata, vuoi un produzione non degna del suo nome e di ultimo ma non meno grave un taglio di più di mezz’ora alla versione girata da De Palma.
Qualcuno potrebbe dire che sia una “paraculata”, io personalmente non credo. Dettò ciò, con questi presupposti le aspettative e la gioia di un ritorno di De Palma dopo 7 anni dal suo ultimo film, Passion, diventano un pò amare.
Ma Domino è davvero un disastro? Quasi.
Il problema principale è la sceneggiatura scritta da Petter Skavlan, con trama e linea narrativa banale e personaggi che dire caratterizati è quasi un iperbole, quella si che potremmo dire che sia un disastro.
Ma non sono solo problemi di natura “strutturale”, manca proprio una forza nella direzione del messaggio, un indecisione su cosa realmente stia raccontando il film: è un film sul terrorismo? sulla vendetta? sull’amore? Chiaramente un film può affrontare tutti questi temi assieme, ma quello che manca qui è il bilanciamento di queste con una conseguente rottura del ritmo.
La regia di De Palma è quel poco che c’è di buono nel film, ma molto lontana da i tempi d’oro, cosa probabilmente dovuta ad una sceneggiatura difficile da far rendere.Si riconoscono elementi del suo stile, con piccole carrelate lente, utilizzo di lenti bifocali(Split Dioper), soggettive e oggettive ben studiate per la suspance che purtoppo però rimane bassa. Difatti a questo proposito ho poco apprezzato, in una scena, l’espediente di un rallenti così lungo per cercare di aumentare il pathos. Quando si ricorre a questo, qualcosa non ha funzionato.
Non sono di aiuto né la fotografia José Luis Alcaine (che non è di certo l’ultimo arrivato), piatta, che in poche occasioni regala qualcosa, né le musiche di Pino Donaggio, quasi fuori tema.
Di ultimo il cast: Nikolaj Coster-Waldau e Carice van Houten nel complesso troppo inespressivi e non riescono a dare un poco di personalità a dei personaggi comunque mal scritti. Guy Pearce mi è sembrato la caricatura di un agente CIA.
Domino non è inguardabile, intrattiene il minimo, ma è un film che non trova identità, non funziona come thriller e nemmeno come film d’azione, con una sceneggiatura completamente sbagliata, un comparto tecnico mediocre e una regia che fa quel che può. Peccato perché stimo De Palma e ci speravo davvero.
Voto:4/4.5
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