Trama
Christian è un poliziotto dell'unità crimini speciali di Copenaghen che ha visto morire il suo partner per mano di un misterioso uomo chiamato Imran, presumibilmente affiliato a una cellula danese dell'ISIS. In un mondo sconvolto dal terrore e dal sospetto, Christian e Alex, una poliziotta dello stesso distretto, si imbarcano in una caccia all'uomo di carattere internazionale. Ben presto però dovranno scontrarsi con la realtà di un intrigo ben più sordido in cui un losco agente della CIA utilizza Imran per identificare e uccidere altri membri dell'ISIS risiedenti in Europa. In una disperata corsa contro il tempo, i due poliziotti si scopriranno le tessere di un delicato gioco di fragili equilibri.
Approfondimento
DOMINO: VENDETTA, COLPO E TERRORISMO
Diretto da Brian De Palma e sceneggiato da Petter Skavlan, Domino racconta come, in un mondo devastato da terrore e sospetti, Christian, un poliziotto di Copenaghen, cerchi giustizia per l'omicidio del suo collega per mano di Imran, un soldato dell'ISIS. A caccia del killer, Christian e Alex, una collega poliziotta, finiscono travolti in un frenetico inseguimento in cui è coinvolto anche Joe Martin, un agente doppiogiochista della CIA, che usa Imran come pedina per incastrare altri membri dell'ISIS. Presto il protagonista si ritroverà in una corsa contro il tempo, non solo per avere la sua vendetta ma anche per salvare la propria vita.
Con la direzione della fotografia di José Luis Alcaine, le scenografie di Cornelia Ott, i costumi di Charlotte Willems e le musiche di Pino Donaggio, Domino ha alle spalle disaccordi produttivi che hanno portato il regista De Palma a non approvare la versione finale del montaggio voluto dai produttori danesi della pellicola (89 minuti a dispetto dai quasi 120 preparati dal regista). Per tale ragione, De Palma ha preso le distanze dal progetto non partecipando alla sua promozione. A parlare del film è dunque lo sceneggiatore Skavlan: "Volevo scrivere un thriller su come degli incidenti, apparentemente non correlati, fossero interconnessi tra loro, attraverso una sorta di effetto domino. Ad esempio, un omicidio a Copenaghen può essere collegato a un attacco terroristico in una piccola città spagnola. Volevo anche esaminare i concetti primordiali di vendetta e di colpa. Prima che Brian salisse a bordo, la sceneggiatura era una storia più cupa e intricata su come sia le cellule terroristiche che le forze dell'ordine operino con diversi programmi e come questi singoli programmi possano arrivare a scontrarsi. Brian voleva che la storia fosse meno complicata, quindi alcuni dei miei domino sono stati rimossi, creando una trama più semplice e lineare, che meglio si adattava alla sua visione del film".
"Nella società di oggi - ha proseguito lo sceneggiatore - basta seguire le notizie al telegiornale per cercare una storia come questa. Gli attacchi terroristici non sono solo documentati dalle agenzie di stampa, ma anche dagli stessi terroristi, per questo le notizie e la propaganda spesso si intersecano. Sono stati scritti dozzine di libri sul terrorismo europeo - e ne ho letti parecchi. Ho anche parlato con specialisti del terrorismo internazionale, come Thomas Hegghammer, che mi ha dato consigli inestimabili. Scrivere sul terrorismo, in parte dal punto di vista dei terroristi, è un potenziale campo minato. I terroristi, in quanto istigatori di violenza, sono per natura gli antagonisti. Ma in Domino i protagonisti sono imperfetti e quindi i confini tra il bene e il male, giusto e sbagliato, non sono delineati".
Il cast
A dirigere Domino è Brian De Palma, regista, sceneggiatore e produttore statunitense. Nato nel 1940 in New Jersey, De Palma ha ottenuto il suo primo successo con Le due sorelle, lanciando e affermando il suo stile unico e iconico. Ha lavorato con scrittori che vanno da Paul Schrader a John Farris a Oliver Stone, tra… Vedi tutto
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Commenti (15) vedi tutti
Film "minore" del maestro De Palma
leggi la recensione completa di Furetto60Ricordiamo che De Palma ha preso le distanze da questa versione. Lui stesso diffida alla visione del film, dal quale non è riuscito a togliere il nome. Detto ciò, le riprese sono notevoli. Si intravede il buon film che poteva venire fuori, purtroppo (nonostante la storia sia assai banale)
commento di monsieur opalBrutto pasticcio...
commento di ssiboniCome fa una stupidata del genere a essere firmata da Brian De Palma?? Incredibile...
commento di Aiace68Promette bene ma poi diventa bruttino
commento di Levis2004Brutto, dispiace che sia un film del maestro De Palma, ma i problemi produttivi hanno influito sulla realizzazione e qualità del film.
commento di sigourneyrulesPiù che un FILM, sembra una puntata di un TELEFILM. Voto 4
commento di maxpax4567Per me lo zenit di Brian De Palma è "Vestito per uccidere" . Il nadir "Domino"
commento di quicicascoRispetto per il maestro Bryan
leggi la recensione completa di emilMa veramente questo film è stato girato da Brian De Palma?
commento di gruvierazNon raggiunge i suoi classici,ma nemmeno tante ciofeche simili che vedi in giro...per me un 6 pieno.
commento di ezioBrian De Palma, ormai da molto tempo, raccatta produzioni improbabili e finanziamenti in giro per l'Europa. Davvero siamo sicuri che un "director's cut" migliorerebbe lo stato delle cose ?...
commento di maurri 63Apprendo con soddisfazione dall’amico Del Campo di non aver visto il “Domino” di Brian de Palma, ma solo il suo moncherino grazie alle varie distribuzioni. A pelle, il lapidario commento dell'amico Giovenosta mi trovava perfettamente d’accordo, ma di fronte a tali mostruosità ritengo giusto sospendere il mio giudizio su questo film, non piaciuto.
commento di leporellosembra un poliziesco b-movie girato da uno che vuole fare il verso a De Palma, scimmiottandone lo stile maldestramente. chissà cosa è successo a Brian e perché ha la necessità di girare filmacci sciatti e ridicoli come questo…mistero. la scena dell’attentato è di una bruttezza sconvolgente.
commento di giovenostaTranne un paio di scene, non lo diresti un film di de Palma. La produzione danese lo ha accorciato di un’ora e manomesso con tagli incredibili in fase di montaggio. Il mio voto va al grande regista e non al film, sperando in un futuro director’s cut. De Palma non è un qualsiasi Refn.
commento di Marcello del Campo