Regia di Francesco Miccichè vedi scheda film
Commediola troppo sconclusionata ...
Vittime di uno scherzo da prete e convinti di aver vinto una fortuna , una coppia di amanti lasciano i rispettivi coniugi e si portano dietro i parenti che li credono ricchissimi . Cercando di barcamenarsi , si metteranno in un mare di guai ... Una commedia degli equivoci portati avanti per quasi tutto il film per far credere ai familiari che va tutto bene e che l' illusione è realtà , quasi come faceva Benigni ne " La vita è bella " .
Ma c' è un limite a tutto , alla fantasia e alla credulità esagerata , anche in una commedia , e prima o poi l' illusione deve finire . Il regista Miccicchè e lo sceneggiatore Bonifacci vorrebbero forse raccontare la crisi ed il disagio sociale che attanagliano gran parte del nostro Paese , per portarci alla riscoperta finale dei valori umani ormai inutilmente incattiviti . Il punto più debole di questa commedia sono però le soluzioni un po' troppo assurde adottate nella trama : dalla facilità con cui il protagonista cade nello scherzo , dal mezzo di trasporto utilizzato nello sconclusionato viaggio on the road , dagli incredibili modi che vengono escogitati per tirare avanti , tutto risulta davvero più grottesco che ridicolo . Sergio Castellitto si impegna molto in un ruolo amaramente comico e pare avere un bel feeling con una brava Sabrina Ferilli , intristitissima a dover cantare " Faccetta nera " . Tra le stereotipate macchiette di contorno si fanno apprezzare Paolo Calabresi , Antonio Catania e Valeria Fabrizi . Ma il film arriva appena appena al 5 - ...
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