Regia di Francesco Miccichè vedi scheda film
Sergio e Sabrina, amanti romani dalle umili esistenze, scoprono di aver vinto una cifra enorme alla lotteria. Per entrambi è arrivato il momento della riscossa: lasciano i rispettivi partner e partono con figli e madre (di Sergio) verso una vita migliore. Salvo scoprire molto presto che si tratta in realtà di uno scherzo.
Regista di prodotti televisivi (fiction, serie) dall’esperienza ormai comprovata, Francesco Miccichè approda al cinema solamente nel 2015, quasi cinquantenne (classe 1966), condividendo il credito di regia con lo sceneggiatore Fabio Bonifacci per Loro chi?. Da quel momento, avendoci preso evidentemente gusto, il Nostro decide di proseguire sulla strada del grande schermo; e, parlandoci chiaro, la scelta è quella giusta. Perché, nonostante questa commedia un po’ sguaiata non offra grandissime attrattive dal punto di vista dell’originalità, comunque Ricchi di fantasia ha una marcia in più rispetto alla media delle coeve produzioni italiane di stampo leggero. Sarà il copione – di Miccichè e Bonifacci – che risulta ben ritmato e sufficientemente solido dal punto di vista della costruzione dei personaggi, oppure saranno le interpretazioni degne di nota dei vari Sergio Castellitto, Sabrina Ferilli (nell’unico ruolo in cui riesce davvero credibile: la ‘burina’ romanesca), Paolo Calabrese, Valeria Fabrizi, Matilde Gioli, Antonio Catania e Paola Tiziana Cruciani; sarà quel che sarà, compresa evidentemente la buona mano del regista, ma Ricchi di fantasia scorre via senza intoppi. E senza nemmeno una chiara morale e senza approfondire il contesto sociopolitico (in fondo si tratta pur sempre di una storia di brutti, sporchi e cattivi dei giorni nostri), va detto, d’altronde. 4/10.
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La ricchezza di fantasia è nell'improbabile vicenda, ma comunque si può dire che come scacciapensieri funziona e per il momento attuale non è poco. Ciao!
Ne sono lieto! A presto Pino!
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