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Still/Born

Regia di Brandon Christensen vedi scheda film

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La recensione su Still/Born

di undying
6 stelle

Dramma scaturito dalla depressione post parto, con sconfinamento nel territorio soprannaturale alla Badabook. Non originale ma ben costruito.

 

locandina

Still/Born (2017): locandina

 

Mary (Christie Burke) e Jack (Jesse Moss) sono una coppia che ha attraversato la critica fase di una gravidanza mal conclusa. Per la seconda volta Mary è incinta e questa volta nasce -in piena salute- Adam. Forse a causa dello stress, in aggiunta alla lontananza del marito costretto a stare parecchie ore lontano da casa per lavoro, Mary inizia a soffrire di allucinazioni visive e uditive che partono dal baby monitor collocato nella stanza da letto di Adam. Mary non ne fa menzione al dott. Neilson (Michael Ironside), psicologo specializzato in depressione post parto, e comincia ad indagare su Internet arrivando a convincersi che un'entità malvagia di nome Lamashtu, dall'aspetto di una vecchia strega, voglia portarle via il piccolo.

 

Christie Burke

Still/Born (2017): Christie Burke

 

Il canadese Brandon Christensen decide di esordire con una sua sceneggiatura che si mette in coda al filone relativamente recente reso famoso dal celebre Badabook: una giovane madre con relativa prole, ossessionata da una presunta entità notturna (qui derivata dalla mitologia della Mesopotamia) avente finalità agghiaccianti. Un soggetto dunque per nulla originale, anche se oggi diventa difficilissimo -per non dire impossibile- trovare un argomento che possa definirsi tale. Però a volte la stessa storia può essere presentata in maniera innovativa e in questo tanti film realizzati sulla base di solidi stereotipi hanno saputo distinguersi. Purtroppo non è il caso di questo Still/Born, anche se per certi versi rimane un interessante dramma dai risvolti piuttosto ben definiti sugli effetti della depressione.

 

Christie Burke

Still/Born (2017): Christie Burke

 

Il punto di forza del film, oltre all'ottima interpretazione di Christie Burke, rimane il riuscito tentativo di fare fluire la narrazione su due (distinte) piste parallele: quella più plausibile e verosimile (e anche più spaventosa) e quella paranormale con attribuzione di malvagie intenzioni a una non meglio definita strega attratta dai pargoli in culla. E il fatto di far sì che mai i due percorsi si incrociano, con storie che viaggiano teoricamente fino alle differenti fermate, rende questo Still/Born titolo meritevole di visione. Pochi ma d'effetto i pregevoli jumpscares, mentre l'iconografia del demone è in evidente debito con tanto J-horror, in particolare per le movenze a scatto, sempre efficaci sul piano dell'effetto pauroso. Sconsigliata comunque la visione alle donne incinta o alle madri di recente parto.

 

Christie Burke

Still/Born (2017): Christie Burke

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