Regia di Masaaki Yuasa vedi scheda film
Una liceale approfitta di una festa di matrimonio per poter assaporare la vita notturna di Kyoto. Nel frattempo un suo compagno, segretamente innamorato di lei, decide di sfruttare la stessa notte per dichiararsi.
Un gradito ritorno al lungometraggio del geniale autore di Mind Game. Richiamando la stessa squadra di una sua serie di discreto successo, The Tatami Galaxy (stesso autore del romanzo d'origine, stesso sceneggiatore, stesso character design - al punto che ritornano alcuni personaggi - e stessa band alle musiche), di cui questo film rappresenterebbe un seguito ideale (ma non posso confermarlo, la serie mi manca), Yuasa realizza la solita opera roboante, contaminata di generi, stili, livelli narrativi, alto e basso con grandissimo gusto visivo e narrativo.
Il percorso notturno di questa lunghissima notte, con ore che durano stagioni (il tempo gioca un ruolo chiave, come nella geniale idea degli orologi che girano a velocità differenti a seconda di chi li porta, lenti per i giovani, vorticosi per gli anziani), è costellato da presenze surreali e esilaranti, assurde nella loro umanità, dove l'alcol scorre a litri e dove il reale e il percepito convivono e sgomitano.
Un'opera comica a tratti esaltante, forse fin troppo piena, ma godibilissima e assolutamente consigliata.
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