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La gente mormora

Regia di Joseph L. Mankiewicz vedi scheda film

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La recensione su La gente mormora

di alfatocoferolo
8 stelle

Tra dramma e commedia, Mankiewicz regala una pellicola in cui messa in scena, messaggio sociale e tensione psicologica sono in elegante armonia. Cast magnifico.

Due cenni alla trama, per correggere il tiro a quella di Filmtv che ha qualche imprecisione: Noah Pretorius è un medico ginecologo anticonformista, molto apprezzato dai suoi allievi e pazienti. Una giovane ragazza - che segue le sue lezioni pur non essendo una studentessa - Deborah, ha uno svenimento in aula e poi scopre di essere incinta; la cosa la getta nello sconforto e minaccia di suicidarsi. Noah la prende sotto la sua ala e poi la sposa. Nel frattempo, però, un collega geloso del suo successo fa comparire Noah davanti al comitato universitario per chiedergli conto di alcune voci tra cui quella di aver esercitato in passato la professione di medico senza averne i requisiti e soprattutto di avere protetto un assassino.

 

Con Mankiewicz si va sul sicuro, a maggior ragione con un cast praticamente perfetto come questo; ogni attore sembra designato per quel ruolo, dal fascinoso Grant all'esuberante Walter Slezak, dall'incantevole Jeanne Crain al taciturno Finlay Currie, per finire con Hume Cronyn il cui volto corrugato e teso racconta bene le invidie e gelosie che si insinuano nell'animo del suo personaggio.

La pellicola offre spunto per una graffiante critica sociale che coinvolge in prima persona anche lo spettatore: difficile infatti non accettare istintivamente le insinuazioni che interessano Noah Praetorius, quando la sua ex collaboratrice viene interrogata. Ci si trova subito tra quella gente che mormora e ci vorranno un bel po' di battute prima di accettare l'ovvio assunto - eppur ripetuto fin dall'inizio - che le male voci siano solo veleno senza valore finché non venga appurata la realtà dei fatti.

 

A tutto questo, si aggiungano dei dialoghi mai banali e sagaci che ben sottolineano il clima di effervescente divertimento che sottende la narrazione, e si avrà una di quelle pellicole il cui impatto sullo spettatore il tempo non riesce minimamente a scalfire.

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