Regia di Roland Emmerich vedi scheda film
Enormi astronavi aliene provenienti da una galassia lontana giungono sul pianeta Terra dichiarando guerra all’umanità, portando morte e devastazione. Sarà compito delle forze armate statunitensi, coadiuvate da scienziati ed esperti astrofisici, guidare una difficile controffensiva, proprio a ridosso dei festeggiamenti nazionali per il 4 luglio.
Due anni dopo il successo mondiale dell’avventura spaziale Stargate, il tedesco Roland Emmerich trovò la consacrazione mondiale, quanto meno al botteghino, con questo roboante kolossal che mescola il genere fantascientifico al catastrofico, non senza trascurare una discreta dose di umorismo che alleggerisce e smorza l’epica celebrazione della potenza militare e del patriottismo a stelle e strisce, comunque parecchio debordante.
Nutrito il cast di nomi e volti noti che va da Bill Pullmann nelle vesti di un eroico e determinato presidente degli Stati Uniti, a Will Smith, giovane e spericolato pilota di caccia F-18, a Jeff Goldblum informatico esperto di telecomunicazioni separato con la moglie con la fobia degli aerei e un padre impiccione, mentre Randy Quaid interpreta un alcolizzato ex militare convinto di essere stato rapito dagli extraterrestri e perciò ansioso di vendicarsi. Se la trama infarcita di facile retorica presenta parecchie semplificazioni e ingenuità, spettacolare è senza dubbio ancora oggi il dispiegamento di effetti speciali che riproducono la distruzione di monumenti simbolo del panorama americano, tra cui la Casa Bianca e l’Empire State Building, e frenetiche battaglie aeree; non male anche il design degli spietati alieni dotati di tentacoli e armi laser.
Prodotto di intrattenimento che non si prende troppo sul serio e fa il suo dovere.
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