Regia di Roland Emmerich vedi scheda film
Stavolta E.T. non dice "Casa, mamma", non fa passeggiate in bicicletta con i bambini, non sancisce l'amore cosmico tra gli esseri viventi. E' arrabbiato e minaccioso, equipaggiato a sufficienza per conquistare la Terra con la stessa tempestosità delle locuste. Ma nonostante il sofisticatissimo apparato bellico, gli alieni verranno sconfitti dall'intelligenza di uno scienziato ebreo (Jeff Goldblum), dal coraggio di un graduato nero e dallo spirito di sacrificio di un aviatore ubriacone. Il dramma catastrofico inscenato da Emmerich, con paesaggi coventrizzati dalla furia aliena, punta tutto sulla spettacolarità circense degli effetti speciali, inanellando un'impressionante trafila di luoghi comuni: l'umanità salvata dai reietti (un ebreo, un negro, un etilista visionario reduce dal Vietnam sommati ad un improbabile presidente USA), la parodia dell'omosessuale (ovviamente effeminato) e dello scienziato (ovviamente pazzo), le vicende d'amore di contorno, il presidente americano che tenta in chiave diplomatica una bolsa trattativa con gli extraterrestri. Ma il tocco di classe arriva solo alla fine, quando, sconfitti i cattivi, l'autocelebrazione americana declamata nelle due ore precedenti tocca l'apogeo: il 4 luglio diventa la data d'indipendenza per l'intera umanità. Più prevedibile di così... [1996]
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