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Il vegetale

Regia di Gennaro Nunziante vedi scheda film

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La recensione su Il vegetale

di Furetto60
4 stelle

Commedia evanescente,ma tutto sommato guardabile.

Fabio Rovazzi,peraltro nome vero dell'attore/cantante, è un 24enne neolaureato in Scienze della Comunicazione, che vive nella Milano del futuro, è alla ricerca di un impiego, che risponda alle sue aspirazioni e rispetti i suoi criteri etici,si cimenta con entusiasmo in tantissimi colloqui di lavoro,ma ben presto dovrà fare i conti con una realtà dura e ostica, ben lontana dalle sue aspettative.

Il suo coinquilino pugliese Nicola, invece, ha ben presente la situazione  e si accontenta di fare il fattorino per un ristorante giapponese. Un colloquio presso una grande azienda del Centro Direzionale, fa intravedere a Fabio buone aspettative,per poi deluderle,il suo prestigioso incarico è "il volantinaggio". Attività  a cui Fabio non si sottrae, eseguendola  diligentemente,malgrado venga sistematicamente maltrattato dai suoi clienti, così viene selezionato dall'azienda per uno stage,in realtà trattasi di raccolta di pomodori da svolgere insieme a tanti extracomunitari di colore.Nel frattempo Il giovane si ritrova, a causa di un incidente stradale del padre, che addirittura finisce in coma, ad accudire la sorellina capricciosa e viziata e a occuparsi degli affari "poco puliti" del padre, che lo ha sempre considerato un buono a nulla,un "vegetale" appunto. Fra situazioni comiche e trovate paradossali,lo sfortunato ma mai domo,Fabio tuttavia reagendo sempre con filosofia, buona volontà e ottimismo  a tutte queste peripezie,senza mai perdere di vista gli ideali in cui crede,alla fine riuscirà ad avere la sua vera grande occasione di riscatto e perfino a trovare l'amore,allorquando un evento inatteso rimescolerà le carte della vita, a suo favore.

Le freddure di Alessio Giannone e le battute caustiche della giovanissima Rosy Franzese sono alcuni dei momenti più divertenti del film,più scontate le disavventure in cui il regista cala il protagonista,che ricalcano cliché e luoghi comuni della commedia italiana più recente, con i soliti temi: la mancanza di lavoro, il precariato,  la retorica dei giovani che non sono più disposti a sporcarsi le mani.Il regista Nunziante sfrutta la buona presenza scenica di Rovazzi, alla sua prima prova sul grande schermo.

Nel complesso la commedia è guardabile,anche se vedo che è stata stroncata dalla maggior parte degli utenti e dalla critica.Evidentemente ci si aspettava di più,sia dal regista  Nunziante,ormai un veterano della commedia leggera, che dal giovanissimo  Rovazzi, che ha conquistato su "you tube" il consenso dei giovanissimi internauti.

 

 

 

 

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