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Danse Macabre

Regia di Ildo Brizi vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Danse Macabre

di alan smithee
6 stelle

La vita ordinaria della trentenne Margherita, viene scossa, anzi letteralmente stravolta dalla morte dell'anziana nonna, a sua volta depositaria di un segreto macabro che costo la vita alla mamma di costei (la bisnonna della nostra protagonista). La vicenda infatti si rifà agli anni venti, quando, all'epoca del cinema muto, un ambizioso regista scelse la donna come attrice per un cortometraggio controverso dall'ambiguo titolo di Danse macabre. Alla prima del film, il teatro prese improvvisamente fuoco provocando la morte di tutti gli ospiti in sala: riuscirono a salvarsi solamente il regista ed il suo ambiguo aiutante.

Le visioni che affliggono improvvisamente la vita della pronipote Margherita subito dopo il funerale della nonna, non sono una casualità, come non lo è l'atteggiamento lezioso che una misteriosa donna matura ostenta con la ragazza, dichiarandosi una cara amica della parente appena scomparsa.

La verità si annida proprio nella copia di quel film che si riteneva perduto per sempre, e che forse sarebbe stato meglio fosse svanito del tutto.

Horror gotico italiano dal budget irrisorio, che cita - pur indirettamente - un cortometraggio peraltro davvero esistente e concepito negli anni '20, (Danse macabre di Dudley Murphy del 1922, a sua volta trasposizione cinematografica di un poema sinfonico di Camille Saint-Saens), questo Danse macabre spicca - nonostante la povertà del contesto, che costringe verso opprimenti o poco felici scelte forzate tra alcune locations (altre invero azzeccatissime) e cast decisamente improvvisato e poco all'altezza - per l'azzeccata atmosfera e le belle soluzioni di regia che il giovane regista genovese Ildo Brizi riesce a conferire, dando smalto e carattere  ad una vicenda un po' incespicante, ma forte di situazioni e momenti di suspence invero notevoli.

Assicurano un sostanziale risultato positivo dell'opera acerba ma di carattere, un valido incipit sanguinolento e sadico, una carrellata tra le tombe gotiche di un cimitero inquietante come pochi altri luoghi, musiche sinistre di ispirazione "argentiana". e belle visioni sinistre di quartieri popolari che aiutano a rendere lugubre e consono alla vicenda, un intrigo sin troppo articolato e spiegato.

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