Regia di Wes Anderson vedi scheda film
Un virus canino (creato in laboratorio) rischia di diffondersi tra la popolazione di una cittadina giapponese. I cani vengono spediti sull’isola artificiale della spazzatura (realmente esistente). Un bambino non ci sta e parte con il suo aeroplano a riprendersi il suo fido animale. Straordinario visivamente, il film L’isola dei cani è tra i più belli di Wes Anderson, il più politico, lo stile è riconoscibilissimo con la “solita” questione del finto pieno, ricco ma vuoto ecc.ecc. il dibattito è sempre aperto. Posso dire che alcune sequenze, alcune riflessioni politiche, ecologiche, umane, sentimentali, valgono la visione; altre possono invece stancare, possono sembrare farraginose, altre ancora sono esteticamente perfette quanto finte e senza cuore. Prendere o lasciare.
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