Regia di Andrew Bergman vedi scheda film
La bellezza di Demi Moore non basta a salvare questo film, indubbiamente brutto, costruito male e divenuto uno dei capolavori del trash. Eppure nel cast c'è pure Burt Reynolds, dove fa la parte di un politico omicida che sbava dietro alla bella Demi (Erin Grant) e c'è da chiedersi cosa ci faccia.
Erin Grant è una povera mamma che vede portarsi via lavoro e figlia da un marito delinquente e scapestrato, con il giudice che rinuncia all'affidamento della bimba da parte della mamma. Allora Erin cerca e trova un nuovo lavoro, spogliarellista in un club serale. E i clienti non saranno proprio tranquilli, e creeranno a lei non pochi problemi, soprattutto il deputato Dilbeck, che se ne innamora e la vorrebbe far sua. Ma lo scopo di Erin è uno solo: racimolare soldi per avere la figlia e poter portarla via dal marito.
E quando ci saranno un paio di omicidi di mezzo, il film prende la piega di un thriller-erotico-commedia veramente sciocco e stupido, entrerà in scena un poliziotto di Miami con egli stesso che troverà un cadavere e allora si metterà ad indagare (anche se all'inizio dice che non sarebbe compito suo perchè è di Miami... mah).
Dialoghi idioti, scene banali e fuori luogo, la fine poi è un mix di tutto, la bambina e le spogliarelliste nel bel mezzo dell'indagine, ironia con le pistole in mano, un drogato che a tratti ragiona... in più anche Demi Moore non è così sexy come uno se la aspetterebbe, diciamo che è fuori ruolo.
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