Regia di Ken Loach vedi scheda film
Dopo tre film praticamente perfetti come "Riff Raff", "Piovono pietre" e "Ladybird Ladybird", "La canzone di Carla" costituisce il primo passo del grande Ken Loach verso l'appannamento creativo di pellicole poco riuscite come "Bread and Roses" e "Un bacio appassionato". La prima parte del film è la migliore, con Loach che si muove perfettamente a suo agio nell'ambientazione sottoproletaria scozzese, mentre nella seconda il regista paga caro il tentativo di innervare la sua classica tragicommedia popolare con una pedante e fin troppo didascalica trasferta in Nicaragua. Anche il bravissimo Robert Carlyle è palesemente disorientato da questo cambio di scenario e il film ne risente, trasformandosi in un documentario militante, apprezzabile per la passione e gl'intenti, ma fin troppo schematico e poco cinematografico. Un film scisso in due parti di valore decisamente opposto, insomma: voto sufficiente.
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