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La canzone di Carla

Regia di Ken Loach vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La canzone di Carla

di claudio1959
8 stelle

La canzone di Carla film bellissimo ed estremamente poetico.

Scott Glenn, Robert Carlyle, Oyanka Cabezas

La canzone di Carla (1996): Scott Glenn, Robert Carlyle, Oyanka Cabezas

Oyanka Cabezas, Robert Carlyle

La canzone di Carla (1996): Oyanka Cabezas, Robert Carlyle

La canzone di Carla Gran Bretagna/Spagna 1996 la trama: Vicenda ambientata a Glasgow in Scozia nel 1987. Carla una profuga fuggita dalla guerra civile in Nicaragua che vede contrapposti i Sandinisti ed i Contras, per sbarcare il lunario fa la ballerina da strada, vivendo delle offerte dei passanti occasionali. Un giorno sale senza ticket su un autobus pubblico, viene scoperta da un controllore che la tratta con durezza, in suo soccorso arriva George Lennox l’autista del bus, che la fa fuggire. Lui fa delle ricerche e la trova, I due cominciano a frequentarsi ed a piacersi, sono due anime sole, George la salva anche da un tentato suicidio. Prendono la decisione di andare in Nicaragua insieme, alla ricerca del passato perduto di Carla e per ritrovare l’ex fidanzato scomparso in modo misterioso. La recensione: Bellissimo film molto toccante e poetico di Ken Loach, film anche politico dove il regista scozzese si schiera dalla parte dei Sandinisti e contro i Contras appoggiati dalla CIA. Dal punto di vista puramente stilistico e narrativo il film è molto bello nella prima parte ambientata a Glasgow, la seconda ambientata in Nicaragua più didascalica e meno armonica, anche se girata con grande mestiere ed abilita’ da Loach. Quindi la prima parte del film capace di raffigurare la nascita di un sentimento e ricreare un’atmosfera privata. Eccellenti i due protagonisti Robert Carlyle, un sofferto George e Oyanka Cabezas nel difficile ruolo di Carla, ottima scelta del regista, bravo nel lanciare nei suoi film attrici non conosciute, che sotto la sua direzione sono capaci di prove mirabolanti. Amo questo regista fin dal suo film “Family Life” (1971), non mi ha mai deluso e fa parte dei miei preferiti di tutti i tempi. Si può associare questo film a “Salvador” di Oliver Stone, film similare ed altrettanto potente, condivide il medesimo stile, un gran ritmo vorticoso ed una fotografia sublime qui di Barry Ackroyd, mentre la sceneggiatura è del suo sodale e collaboratore abituale Paul Laverty. Il suo cinema a tratti duro come la roccia, arrabbiato e con scene al limite dello sgradevole, il suo punto di vista sul mondo, le sue brutture e le difficoltà degli umili, degli indifesi e non protetti come la povera Carla, il suo puro realismo a tratti commovente e capace di emozionare, uno sguardo sul mondo degli umili, degli ultimi dei reietti. Un cinema politico ed etico, ma soprattutto mi ripeto poetico, lo si può condividere o rifiutare, ma in ogni caso cinema con la C maiuscola. Voto 8 Interpreti e personaggi Robert Carlyle: George Lennox Oyanka Cabezas: Carla Scott Glenn: Bradley Salvador Espinoza: Rafael Louise Goodall: Maureen Richard Loza: Antonio Gary Lewis: Sammy Subash Singh Pall: Victor Stewart Preston: Mc Gurk Margaret McAdam: madre di George

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