Django insegue i banditi che gli hanno ucciso il padre, derubandolo di centomila dollari. Li uccide, ma deve ancora fare i conti con il crudelissimo mandante. Per fortuna tra una sparatoria e l'altra si è fatto un amico prezioso. Un film che appartiene a un vasto catalogo di miserie, nel filone del western all'italiana.
Pessimo e povero western dove gli attori che affrontano Django nelle sparatorie fanno a gara a chi muore per primo,si guarda l'orologio e non si vede l'ora che finisca.voto 2 -
La vera eminenza grigia dell'operazione è Vincenzo Musolino, non molto noto come interprete (esordì ventenne con Castellani, protagonista in Due soldi di speranza, e poi piano piano scomparve) e ancor meno come sceneggiatore; Musolino scrive il copione mantenendo l'anonimato con lo pseudonimo di Glenn Vincent Davis, si ritaglia un ruolo da comprimario nel cast (non accreditato nei titoli di… leggi tutto
Un westen claustrofobico, non ai livelli di "Matalo!" di Cesare Canevari, autentica claustrofobia girato interamente in un paesino-fantasma. Qui la claustrofobia è l'ambientazione del pueblo messicano, asfissiante, da quaranta gradi all'ombra. Se oltre al caldo impressionante ci si aggiunge la spietatezza e l'avidità dei banditi che davanti alla possibilità di accaparrarsi moltissimi dollari… leggi tutto
Ciò che c'è di apprezzabile nel film di Mulargia è la lentezza calda e asfissiante che circonda l'azione e i suoi protagonisti, e che riesce a ritornare allo spettatore con prepotenza. Certo Sergio Leone aveva una sua maestria nel raccontare i silenzi e le attese riempiendole di Cinema e di Mitologia. Mulargia chiaramente di nome non fa Leone e quindi il taglio molto elementare, ma semplice e… leggi tutto
La vera eminenza grigia dell'operazione è Vincenzo Musolino, non molto noto come interprete (esordì ventenne con Castellani, protagonista in Due soldi di speranza, e poi piano piano scomparve) e ancor meno come sceneggiatore; Musolino scrive il copione mantenendo l'anonimato con lo pseudonimo di Glenn Vincent Davis, si ritaglia un ruolo da comprimario nel cast (non accreditato nei titoli di…
Sta per arrivare il western firmato Tarantino che, insieme ad altri titoli, potrebbero dare nuova vita al genere. Anche se c'è sempre qualcuno che continuerà a sentenziare ingiustamente che il western è morto,…
Un westen claustrofobico, non ai livelli di "Matalo!" di Cesare Canevari, autentica claustrofobia girato interamente in un paesino-fantasma. Qui la claustrofobia è l'ambientazione del pueblo messicano, asfissiante, da quaranta gradi all'ombra. Se oltre al caldo impressionante ci si aggiunge la spietatezza e l'avidità dei banditi che davanti alla possibilità di accaparrarsi moltissimi dollari…
Ciò che c'è di apprezzabile nel film di Mulargia è la lentezza calda e asfissiante che circonda l'azione e i suoi protagonisti, e che riesce a ritornare allo spettatore con prepotenza. Certo Sergio Leone aveva una sua maestria nel raccontare i silenzi e le attese riempiendole di Cinema e di Mitologia. Mulargia chiaramente di nome non fa Leone e quindi il taglio molto elementare, ma semplice e…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (2) vedi tutti
Pessimo e povero western dove gli attori che affrontano Django nelle sparatorie fanno a gara a chi muore per primo,si guarda l'orologio e non si vede l'ora che finisca.voto 2 -
commento di wang yuPiacevole western ricco d'azione, con un cast apprezzabile.
commento di Cipolla Colt