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Il pianeta proibito

Regia di Fred M. Wilcox vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il pianeta proibito

di axe
8 stelle

Nel XXIII Secolo, gli umani sono in grado di viaggiare tra i pianeti del cosmo, a velocità superiori a quella della luce. Una spedizione giunge su Altair IV, appartenente al sistema della stella Altair, raggiunto vent'anni prima dall'astronave Bellerofonte, il cui equipaggio non aveva più dato notizie di sè. Gli astronauti scoprono che gli unici abitanti umani del pianeta sono lo scienziato della precedente spedizione, Morbius, e la figlia Alta, nata sul pianeta. Lo studioso vive in una struttura dotata di ogni comfort ed è assistito da un robot, Robbie; il tutto è un lascito dei Krell, antica specie dominante sul pianeta, depositaria di eccezionali tecnologie ed estintasi all'improvviso. Gli altri astronauti della spedizione Bellerofonte sono morti, uccisi uno dietro l'altro da una entità sconosciuta; i motivi sono da cercare nel remoto passato del pianeta e nei mastodontici marchingegni costruiti nel suo sottosuolo, perfettamente funzionanti dopo millenni dalla loro costruzione. Diretto da Fred M.Wilcox, "Il Pianeta Proibito" è un racconto di fantascienza che tratta delle incognite connesse al progresso scientifico e tecnologico. L'umanità si diffonde tra le stelle ed entra in contatto con specie abitanti di altri mondi; la civiltà Krell, con la quale si sono confrontati dapprima l'equipaggio dell'astronave Belleronfonte, poi gli uomini della spedizione successiva, è una di esse. Lo studioso Morbius è stato l'unico in grado di poter cogliere, la portata scientifica delle scoperte del popolo extraterrestre. I Krell, ricercatori, esploratori, ingegneri, hanno vagato nel il cosmo, facendo visita anche al nostro mondo, hanno importato specie aliene - su Altair IV vagano esemplari di animali terrestri - hanno saputo liberarsi dalle incombenze fisiche, potendo delegare qualunque attività manuale ad automi, uno dei quali è presente in scena. A questo progresso scientifico ne è corrisposto uno morale ? Probabilmente si. I Krell ci sono presentati come specie pacifica. Tuttavia, sappiamo che si sono improvvisamente estinti. Nel corso del racconto, il mistero della loro scomparsa è svelato; essi hanno cercato, tramite i macchinari alimentati ad energia nucleare installati nelle profondità del pianeta, di liberarsi completamente della loro "fisicità", acquisendo, a seguito di sottoposizione ad un processo di evoluzione mentale, la facoltà di manipolare la materia mediante il pensiero. Ma la ragione non è l'unico motore della mente, ed il suo sonno ... genera mostri. La materializzazione del pensiero ebbe l'effetto collaterale, imprevisto ed indesiderato, di portare sulla superficie del pianeta immense ed invisibili creature, dotate di una tremenda forza distruttrice e governati dalle più oscure pulsioni delle menti così evolute. Questi demoni dell'irrazionalità hanno rapidamente sterminato i Krell; un esemplare, generato inconsapevolmente da Morbius, a seguito della sua volontaria evoluzione della mente, ha fatto strage dei membri della spedizione Belleronfonte; si prepara a far lo stesso dei nuovi venuti, avendo appreso lo scienziato della loro volontà di interferire con le sue attività sul pianeta e portar via l'ingenua Alta, una giovane ardente di desiderio di vita. L'intuizione circa la natura dell'entità distruttiva è del capitano dell'astronave; di lì al passo successivo, la strada è breve. Morbius, comprese le sue responsabilità, deve uscire di scena e con lui le macchine della specie Krell, troppo pericolose per correre il rischio che cadano in mani sbagliate. Il regista ha a disposizione un cast nutrito. Walter Pidgeon è Morbius; uomo di scienza, pur dall'alto profilo morale, non è immune da egoismi, superbia, gelosia. Anne Francis è Alta, ragazza assolutamente inesperta della vita, essendo il padre l'unico umano che conosce, ma perfettamente normale in rapporto agli istinti tipici dell'età. Leslie Nielsen è il comandante, Adams, l'uomo chiamato a prendere le decisioni più importanti; il personaggio è adeguato al ruolo. Warren Stevens è l'ufficiale medico, valido collaboratore di Adams. Earl Holliman è il cuoco dell'astronave, personaggio "leggero". Il racconto ha un ritmo costante, l'azione è limitata. Gli effetti speciali oggi appaiono poco convincenti; dobbiamo ricordare, tuttavia, che il film è del 1956. Il "senso del meraviglioso" dello spettatore è stimolato dalle sequenze introduttive, dai paesaggi di Altair IV - l'astronave atterra in una steppa dai colori non naturali - dalla dimora di Morbius, dalle incomprensibili ed immense installazioni elettromeccaniche, dalle meraviglie tecnologiche, la più curiosa delle quali è Robbie, un automa estremamente forte ed assolutamente non pericoloso per l'uomo, in quanto all'uopo programmato. Curiosità e tensione reggono per l'intera durata del film. Anche nelle sequenze più "innocenti", c'è suspence, spessoo accompagnate da una colonna sonora che impedisce allo spettatore di rilassarsi. E' chiaro sin da subito che il pianeta nasconde pericolosi misteri, ma essi non si svelano immediatamente. Dunque, ogni elemento introdotto nel racconto potrebbe essere fonte di guai. E' presente nella storia una sottotrama sentimentale; tra il comandante Adam e la giovane e vitale Alta è amore quasi a prima vista. Tuttavia, l'elemento di maggior valore del film è un altro; l'opera è stata realizzata durante anni di frenetica evoluzione della scienza e della tecnologia. Coincide con il progresso materiale, uno sviluppo morale ? Allo spettatore, la risposta. L'esperienza dei Krell potrebbe essere di monito, circa i rischi di uno squilibrio. La popolazione aliena, giunta alla soddisfazione di ogni bisogno materiale, ha voluto dare alla mente la maggior libertà possibile, consentendo alla sua frazione recondita, impossibile da comprendere a fondo, quella dell'irrazionalità, quella che anche contraddistingue l'uomo in quanto tale, di determinarsi nella realtà in maniera incontrollata. La specie Krell ha peccato di hybris, rimanendone travolta. L'uomo, creatore dei calcolatori - le intelligenze artificiali dell'epoca - e dominatore dell'energia atomica, lanciato nella conquista dello spazio, sarà in grado di controllare la potenza che si accumula nelle sue mani ? Oppure giungerà il momento in cui la troppa conoscenza, alimentanta dall'istinto di predominio, lo spingerà ad allentare i limiti della ragione, con conseguenze tragiche ? Una domanda che travalica i limiti temporali e spaziali del contesto di realizzazione dell'opera. Buona fantascienza d'annata, d'intrattenimento e, soprattutto, di riflessione.

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