Regia di Paul Urkijo Alijo vedi scheda film
Ogni tanto ci si imbatte in gioiellini come questo grottesco fantasy ed è un peccato non averlo portato nei cinema, lo avrebbe meritato. Niente cg (che meraviglia!), si costruisce l'ambiente (che meraviglia!), si usano vecchi trucchi, make-up ed effetti (che meraviglia!) come i tempi che furono e si rimane incantati! Una favola contadina folk che addirittura installa alcune riflessioni: meglio andare all'inferno, che restare in quello degli uomini, dove il "diavolo" si mimetizza, si nasconde.
L'ultima parte è una gioia per gli occhi: erano decenni che non vedevo un "inferno" così, nonostante i limiti di badget. Certo, non possiamo paragonarlo al capolavoro italiano Inferno di oltre cento anni fa, neppure al capolavoro di Nobuo Nakagawa del 60, Jigoku, ma avercene, con tutti i suoi limiti e difetti.
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