La recensione su Dhogs

di alan smithee

7 stelle

TOHORROR FILM FEST 2018

dog= cane, animale fedele, sensibile, affezionato al suo padrone

hog=maiale, animale istintivo, spesso volubile, rissoso, violento, incontrollabile.

Cosa ci conduce ognuno di noi ad intraprendere un determinato comportamento o atteggiamento di vita' chi o cosa ci muove, delineando un nostro codice comportamentale, rendendoci buoni ed affidabili, o al contrario efferati ed animaleschi, insensibili come belve?

C'è per davvero un burattinaio che ci guida nelle scelte di vita che ogni giorno facciamo, condizionando la moralità dei nostri comportamenti?

Il regista galiziano Andrés Goteira, che gira mantenendo la tradizionale lingua locale della sua terra natia, prova a darci una sua versione dei fatti, attraverso un thriller enigmatico in cui trascorre parecchio tempo affinché lo spettatore inizia anche solo ad intuire il gioco perverso in cui il cineasta ci conduce.

Troviamo infatti almeno quattro personaggi principali, un uomo d'affari, una bella giovane donna, un balordo in pick-up, ed un vecchio cacciatore di conigli, alle prese con una vicenda di sangue ed abusi che li coinvolge e li vede intraprendere atteggiamenti o posizioni in apparente netto contrasto a quanto le premesse facevano presagire.

C'è poi una spiegazione a tutto, se così si può dire, ed il film, intrigante e girato molto bene, come un western in salsa macabro-noir ambientato in locations da spaghetti western, si fa forza di questa sua assurda premessa per costruire un percorso di sangue e violenza, in cui tutto viene deciso con un click.

Bei volti da cinema di genere, personaggi indecifrabili che si difendono e si comportano secondo reazioni che paiono, anzi sono, decise indipendentemente da ogni singola volontà ed attitudine caratteriale.

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