Regia di Ernst Lubitsch vedi scheda film
Bella la storia, piena di trovate divertenti e di soluzioni non scontate per il cinema muto, poco più che una fiaba, ma raccontata con maestria. Il ritmo è inoltre sempre alto: neppure un secondo di pellicola è sprecato, tutto è in ordine così com'è in questo film, a conferma delle grandi doti di Lubitsch - qui appena ventisettenne, ma già ormai piuttosto noto come regista. Il soggetto è tratto da un testo di Hoffman.
Un ricco barone sta per morire, solo e senza discendenza. Ha solo un nipote, giovane e scapolo: gli promette una grossa somma se si sposerà. Ma il ragazzo non vuole saperne delle donne; rifugiatosi in un convento, viene consigliato dagli avidi frati a sposare una bambola meccanica dalle fattezze umane, come quelle che costruisce tale Ilario. Il ragazzo lo fa, ma nel frattempo l'aiutante di Ilario ha sostituito la bambola con una ragazza vera...
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