Regia di Luigi Di Gianni vedi scheda film
In un paesino laziale ogni anno si tiene una processione in onore di San Giovanni, per chiedere perdono per i peccati commessi, rievocando un'antica leggenda.
La leggenda vuole che tanto tempo fa a Pontecorvo, in provincia di Frosinone, un pover’uomo di nome Camele venisse irretito dal diavolo in persona, in riva al fiume Liri, che gli prometteva una facile ricchezza. Soltanto il provvidenziale intervento di San Giovanni pose fine a quell’incontro diabolico, facendo cadere Camele nel fiume e così salvandolo dal patto con Satana. Luigi di Gianni, documentarista dal netto taglio antropologico, si reca sul posto a osservare da vicino l’annuale processione che rievoca tali fatti con tanto di pupazzi dalle dimensioni umane che rappresentano Camele e il demonio, e che trascina tutti gli abitanti del paese, recando scalzi dei grossi ceri accesi per il Santo, fino al Liri, dove si compie la parte conclusiva del cerimoniale e, finalmente, si festeggia mangiando e bevendo. Di Gianni ha sempre avuto un’attenzione particolare verso i rituali più curiosi e le superstizioni contemporanee, andando a indagare soprattutto in Lucania; qui per la prima volta gira in terra laziale, confermando il suo stile asciutto e sobrio, coadiuvato dal bianco e nero di Giovanni Varriano e dalle musiche minimali di Egisto Macchi. Undici minuti di durata. 6,5/10.
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