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Scorchy

Regia di Howard Avedis vedi scheda film

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Marco Poggi

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La recensione su Scorchy

di Marco Poggi
6 stelle

Poliziotta bionda e sexy, infiltrata nel giro del narcotraffico, deve incastrare un boss della droga che, a sua volta, se la deve vedere con un paio traditori. Poliziesco di serie b degli anni '70, con la cantante Connie Stevens nel ruolo principale, che se la cavicchia nelle scene d'inseguimento e nelle sparatorie.

Jackie Parker,  una poliziotta bionda e sexy infiltrata nel giro del narcotraffico di Seattle, deve incastrare un boss della droga che, a sua volta, se la deve vedere con un paio di traditori. Poliziesco di serie B degli anni '70, con un'isolita protagonista (la cantante Connie Stevens) che se la cavicchia sia nelle scene d'inseguimento (sia in go-kart che in elicottero) che nelle sparatorie. Non male anche il muscoloso William Smith, che riconferma la sua fama da duro cine-televisivo anche qui. Prima apparizione del giovane Greg Evigan (che tre anni più tardi sarà la star della serie tv "TRUCK DRIVER", in coppia con una scimmietta di nome Birra e un sacco di camioniste sexy), mentre l'attore italiano trapiantato a Hollywood Cesare Danova è un cattivo tanto affascinante quanto letale. Incuriosito dal poster che compare anche nel film "LA SIGNORA AMMAZZATUTTI" (nelle scene dove Matthew Lillard, che interpreta il figlio di Kathleen Turner, gestisce una videoteca con il poster del film con Connie Stevens in bella evidenza  - bei tempi quelli delle videoteche VHS, eh? -), mi sono andato a cercare questo film e me lo sono visto in lingua originale. Connie Stevens è una bella donna, forse troppo bella e sexy per essere una credibile e tenace poliziotta anti-droga. Per quanto si sforzi e per quanto si porti a letto il giovane Greg Evigan in stile James (o dovrei dire, Jane) Bond, non riesco completamente a vederla l'attrice/cantante come una poliziotta.  E visto che qui, il massimo della difesa/offesa della donna è una pistola a tamburo, perché qui scene dove lei stende gli avversari con le arti marziali non ce ne sono (dopotutto, non è certo Pam Grier, o Tamara Dobson), questo film mi è sembrato quasi un episodio tv di "AGENTE PEPPER", con Connie Stevens al posto di Angie Dickinson. Come poliziesco anni'70, infatti, si lascia guardare, anche se è invecchiato parecchio e oggi sembra più un prodotto per la tv che un lungometraggio per il grande schermo, nonostante la Stevens si lascii ritrarre nuda quando fa la doccia e quando nuota nel lago vicino casa sua.  Capolavoro non lo è, ma non è nemmeno un film così brutto. 

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