Regia di Diogo Costa Amarante vedi scheda film
Ispirandosi ad un frammento della propria vita famigliare e facendo recitare i suoi stessi parenti, il regista realizza un cortometraggio impressionista, basato su campi lunghi ripartiti su diversi piani e contrasti luce-colore/buio-nero.
La scelta di un formato largo e strettissimo gli consente di concentrarsi sul dettaglio oltre che sul taglio geometrico dell'inquadratura
e al contempo di offrire diversi punti focali simultaneamente, così che lo sguardo possa spaziare all'interno dell'immagine.
Siamo comunque più nell'ambito della videoarte che in quello cinematografico.
Orso d'oro per il miglior cortometraggio all'ultimo festival di Berlino.
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