Regia di Fraser C. Heston vedi scheda film
Una delle migliori versioni moderne del classico infinito di RobertStevenson, anche di quella co-firmata da Andrea Bianchi, e con l'"alimentare" ma sempre grandissimo OrsonWelles, nel ruolo di Long John Silver, qui interpretato da Charlton Heston che non è vero come qualche recensione disse non era adatto, è adattissimo nel ruolo, e come nei film del figlio Fraser C., ha pure l'aria di divertirsi.
E poi che piacere il cast, quando in un film vedi già entro i primi 15', Oliver Reed, Christopher Lee, Julian Glover e Richard Johnson. Praticamente il meglio del meglio del cinema inglese della loro generazione.
Oltretutto Reed è praticamente morto di infarto facendo a botte dopo una delle sue sbornie colossali in una taverna del porto di Malta con dei marines inglesi, quindi mai nessuno poteva essere più adatto di lui anche qui, in una vita più grande della vita stessa, e che imita l'arte e viceversa.
Buona la regia di Fraser C. Heston, che come nel precedente "Mother Lode- I Predatori della vena d'oro" in cui diede un apporto non indifferente, apportando anche qui una vena di verismo e di violenza negli scontri con le armi da fuoco e gli archibugi, dei colpi d'arrivo a squarciare e quasi dilacerare i corpi, di arma bianca ad amputare e trapassare con compiacimento quasi alla Aldrich di "Non è più tempo di eroi" per la ambientazione lussureggiante isolana, che quasi lasciarono interdette le anime belle alla sua uscita cinematografica Warner Bros., nel 1990.
Ted_Bundy1979
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